Il cinema di Pedro Almodóvar, tra moda e mode
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Il cinema di Pedro Almodóvar, tra moda e mode

di Andrea Giordano

Pedro Almodóvar, presenta all’ultimo Festival di Cannes, il suo ultimo lavoro, il cortometraggio, Strange Way of Life, prodotto da Saint Laurent

Pedro Almodóvar, il grande regista spagnolo, Oscar per la miglior sceneggiatura non originale per Parla con lei, conserva fin dagli inizi di carriera una forma di attrazione e fascino riguardo al mondo della moda, a come i personaggi, uomini, donne (soprattutto), sappiano inneschino una sorta di connessione tra ciò che indossano e quello che portano in scena. Non importa l’età, l’ambientazione, c’è sempre un dettaglio, una sfumatura che, oltremodo, nelle passerelle, nelle collezioni, si è poi ispirato a lui in termini (anche di collaborazioni) di suggestioni, da Dolce&Gabbana a Jean Paul-Gaultier, che addirittura creò i costumi dell’attrice Elena Anaya nel film ”La pelle che abito”.

Sguardi, combinazioni di colori, tessuti, di stampe animalier, di visioni, di sfide azzardate e non sempre convenzionali. Almodóvar di fatto, col suo cinema (da Kika a Dolor y gloria), ha seminato spunti, idee di look, esempi. Come lo è il suo secondo cortometraggio-evento, dopo The Human Voice (dove Tilda Swinton vestiva Balenciaga), presentato al Festival di Cannes, ovvero Strange Way of Life, prossimamente distribuito da Mubi

Un lavoro, girato nel deserto di Tabernas, in Almeria, che racconta di due uomini, amici, amanti, ma che si ritrovano solo dopo venticinque anni. Da un lato c’è il ranchero Silva (interpretato dall’attore Pedro Pascal) che a cavallo si dirige a trovare il suo vecchio amico Jake (interpretato da Ethan Hawke), lo sceriffo di Bitter Creek. Ne seguirà una serata di confidenze, ricordi, riconciliazioni, ma anche rivelazioni: entrambi hanno infatti un collegamento con un crimine accaduto nella zona. Il loro incontro diventa però allora qualcosa di più che un semplice viaggio nella memoria, è una resa dei conti. Tra suggestioni inevitabili di altri film, come il capolavoro di Ang Lee, I segreti di Brokeback Mountain, in cui si narrava la passione travolgente tra due cowboy-allevatori nel Wyoming del 1963, per Almodóvar The Strange Way of Life è invece l’occasione di una partnership prestigiosa, come in questo caso, grazie a Saint Laurent e il direttore creativo Anthony Vaccarello, produttori associati del progetto e artefici ovviamente degli abiti. E in un attimo una storia a tinte west, diventa un ritratto in cui intrecciare moda e mode.