A Monteriggioni, nel cuore della Via Francigena, una rassegna dedicata al viaggio lento. A piedi o in bicicletta

“I viaggi sono i viaggiatori. Ciò che vediamo non è ciò che vediamo, ma quello che noi siamo”, scriveva il poeta portoghese Fernando Pessoa. Ed è a partire da questa riflessione che si snoda la seconda edizione del Festival della Viandanza , dal 31 maggio al 2 giugno nel borgo di Monteriggioni, campagna senese, nel cuore della Via Francigena. Il festival è un inno al viaggiar lento, preferibilmente a piedi o in bicicletta, e prevede avvicinamenti, appunto, “lenti” dal 27 al 31 maggio da Altopascio, Pontremoli e Radicofani.

Il programma è vasto e variegato, con più di cento ospiti, tra i quali Moni Ovadia, i Têtes de Bois e Sergio Staino. Ci saranno lezioni di viaggio per grandi e bambini (con favole e spettacoli all’ombra degli ulivi) con le scrittrici-giramondo Carla de Bernardi, Roberta Ferraris e Valentina Scaglia e i “pedalatori” Marco Pastonesi e Alfredo Bellini e una camminata collettiva denominata la “Francigena che vorremmo” per celebrare la Festa della Repubblica con autori come Wu Ming 2, Gianni Biondillo, Davide Sapienza. Grande spazio è dedicato anche al teatro, immancabile, e a nuovi stili di vita, più sobri ed ecocompatibili.

Il Festival della Viandanza, che fa parte del Festival Europeo della Via Francigena, ed ha il patrocinio dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, è realizzato da itinerAria con il sostegno della Regione Toscana e di Toscana Promozione, e con il contributo del Comune di Monteriggioni, del Comune di Altopascio (per l’anteprima), della Provincia di Siena (per la realizzazione del cammino di avvicinamento da Radicofani a Monteriggioni), con la collaborazione del Movimento Lento e di molte altre associazioni, case editrici, enti operanti nel mondo del viaggio lento.  (Laura Barsottini)

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