“Il mio dialogo con le persone”, le fotografie di Lia Pasqualino in mostra a Napoli
Lia Pasqualino

“Il mio dialogo con le persone”, le fotografie di Lia Pasqualino in mostra a Napoli

di Carolina Saporiti

Inaugura il 13 giugno al Museo di Capodimonte, a Napoli, “Il tempo dell’attesa”, un’esibizione di più di cento scatti della fotografa palermitana, allieva di Letizia Battaglia, e curata da Giovanna Calvenzi

Nipote d’arte – Lia Pasqualino Noto era sua nonna -, allieva di una grande maestra come Letizia Battaglia e amica di Graziella Lonardi Buontempo, collezionista e mecenate d’arte, che l’ha incoraggiata e aiutata a fare le prime mostre. Nominare le persone che hanno aiutata Lia Pasqualino nella sua formazione di fotografa è un modo per capire il suo talento, i suoi scatti e, in fin dei conti, anche la sua professione.

Alla vigilia dell’inaugurazione della sua mostra Il tempo dell’attesa, a cura di Giovanna Calvenzi, dal 13 giugno all’11 luglio al Museo di Capodimonte a Napoli, abbiamo raggiunto telefonicamente la fotografa palermitana, ma adottata da Roma, per conoscerla meglio.

Lia Pasqualino è una persona riservata e mite che fatica a nascondere la sua emozione per questa mostra ‘sono molto felice di essere riuscita a farla e che si faccia proprio a Napoli, una città che amo molto’. Niente eccessi, nessuna parola di troppo. Un atteggiamento a cui corrispondono immagini di attese e di rivelazioni, di momenti aspettati o colti al volo, come suggerisce la curatrice dell’esibizione.

In mostra quasi cento ritratti che ripercorrono circa trenta anni di attività di Pasqualino: “Provo una particolare attrazione per le persone. Ho fatto anche lavori astratti e mi piace molto come tipo di fotografia, ma il ritratto per me è la ricerca dell’essenza della persona. Nella maggior parte dei casi si tratta di scatti fatti a persone che conosco, altre volte no’.

Se la fotografia è il mezzo di espressione artistico scelto da Lia Pasqualino, la macchina fotografica è un mezzo di comunicazione, è ciò che permette il dialogo tra l’artista e i soggetti che si trovano al di là dell’obiettivo. ‘Fotografare le persone – spiega Pasqualino – è osservare instaurando un contatto’. È il suo dialogo con le persone che catturano la sua attenzione. ‘Il dialogo che Lia Pasqualino riesce a intrecciare tra il ritratto, le maschere teatrali, l’attesa, la messa in posa, il momento rubato un attimo prima di una raggiunta consapevolezza, diventa la chiave interpretativa della sua fotografia” rivela la curatrice Calvenzi.

In mostra insieme ai cento ritratti di artisti, scrittori, registi, musicisti, fotografe e fotografi, attrici e attori, sono affiancati anche alcuni scatti sul set di un film, un momento di pausa nel retropalco di un teatro, il gesto di un ragazzo per le strade di Palermo o uno sguardo assorto all’ospedale psichiatrico. Momenti del quotidiano, lavori che testimoniano l’intenso legame con l’insegnamento di Letizia Battaglia e la sua adesione alla fotografia dell’impegno. Il tempo dell’attesa è una mostra che fa parte del programma di Campania Teatro Festival, diretto da Ruggero Cappuccio, e che mette in luce l’originalità dello sguardo della fotografa palermitana che, attraverso le immagini mostra il silenzio, il mistero e l’umanità di sguardi.

In occasione della mostra verrà presentato anche il libro omonimo, Il tempo dell’attesa, edito da Postcart, che raccoglie testi di Roberto Andò, Letizia Battaglia, Giovanna Calvenzi, Dacia Maraini, Salvatore Silvano Nigro, Lia Pasqualino e Ferdinando Scianna.

Lia Pasqualino, Il tempo dell’attesa, a cura di Giovanna Calvenzi
Napoli, Museo di Capodimonte – Sala Causa
13 giugno – 11 luglio 2021
giovedì-domenica dalle 17 alle 20
ingresso gratuito