I film del regista svedese e le sue pellicole preferite al Palazzo delle Esposizioni di Roma

Nell’atteso centenario della nascita che cadrà esattamente il 14 luglio, il mondo del cinema, ma non solo, inizia a celebrare uno dei più grandi artisti, registi, autori della storia, Ingmar Bergman, scomparso nel 2007.

A dare il via, Bergman 100, la rassegna-evento in programma al Palazzo delle Esposizioni di Roma, dal 18 gennaio al 4 marzo, ad ingresso libero per il pubblico fino a esaurimento posti.

Si potranno così rivedere veri e propri capolavori come Il settimo sigillo (che inaugurerà il tutto), Il posto delle fragole, Persona e Sussurri e grida, Il silenzio e La fontana della vergine, ognuno proiettato grazie a copie in pellicola 35mm provenienti direttamente dallo Svenska Filminstitutet di Stoccolma, in versione originale e integrale, con sottotitoli italiani. Ma in programma spiccano anche rarità come Crisi, opera prima di Bergman diretta nel 1946, o documentari come Images from the Playground, che raccoglie anche delle inedite immagini amatoriali girate sul set dei suoi film.

La rassegna include anche però diversi film e registi che nel corso della carriera Bergman ha indicato spesso tra i suoi prediletti, da Chaplin a Fellini, da Tarkovskij a Murnau, da Sjöström a Dreyer. Così sono in cartellone titoli leggendari, come Andrej Rublëv, Il circo o La strada, senza dimenticare le proiezioni di tre pellicole del muto, Il carretto fantasma, La passione di Giovanna D’Arco e La leggenda di Gösta Berling, che saranno accompagnati dal vivo al pianoforte dal Maestro Antonio Coppola.

Venerdì 19 sarà la volta di Monica e il desiderio, tra i suoi film più liberi e sensuali, che influenzò tutta la Nouvelle Vague (la foto rubata al cinema dal protagonista de I 400 colpi di Truffaut è proprio di questo film), mentre sabato 20 gennaio sarà proiettato Il posto delle fragole, titolo chiave per la nascita stessa del cinema moderno, interpretato dall’anziano regista e maestro di Bergman, Victor Sjöström, e da due delle sue muse-icona più amate, Bibi Andersson e Ingrid Thulin.

Un progettonato e curato da un team importante, in primis l’Azienda Speciale Palaexpo, il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, e poi La Farfalla sul Mirino, in collaborazione con l’Ambasciata di Svezia in Italia, Svenska Filminstitutet, Ingmar Bergman Foundation, supportato infine da Quinlan.it, una delle riviste di critica cinematografica maggiormente seguite.

Bergman 100, Palazzo delle Esposizioni di Roma, dal 18 gennaio al 4 marzo