La versione di Matthew (McConaughey). Il nuovo libro del premio Oscar

La versione di Matthew (McConaughey). Il nuovo libro del premio Oscar

di Digital Team

Matthew McConaughey torna alla scrittura. Dopo l’intensa autobiografia ora firma un divertente e acuto volumetto illustrato per l’infanzia. Che sarebbe bene leggessimo tutti

Matthew McConaughey ci riprova e, da fuoriclasse qual è, questa volta cambia campo d’azione. Lasciata la scrittura più personale (Greenlights. L’arte di correre in discesa, la sua autobiografia uscita un paio d’anni fa, è stata un successo ovunque) ora torna dal 17 ottobre, con Solo perché, volumetto per i piccoli, edito in Italia da La Nave di Teseo nella neonata collana per l’infanzia La Nave dei Piccoli. McConaughey è in più che ottima compagnia: per gli attori di Hollywood sembra quasi un piacevole (e remunerativo) divertissement firmare fiabe e storie per i figli dei loro fan. Channing Tatum, Lebron James, Joseph Gordon-Levitt (un veterano del genere soprattutto con la collezione The Tiny Book of Tiny Stories), Chris Colfer (in Italia la serie La terra delle storie è pubblicata da Rizzoli), Pharrell Williams (con il suo picture book Happy!), poi Daniel Radcliffe, che per non mischiare Harry Potter con altre storie per l’infanzia preferisce firmare fiabe e poesie come Jacob Gershon. Per non dire delle signore di ogni età: da Julie “Mary Poppins” Andrews (in coppia con la figlia Emma Walton Hamilton), a Reese Witherspoon; da Jamie Lee Curtis con ormai una dozzina di volumi pubblicati), a Natalie Portman e Gabrielle Union. E poi, per uscire un momento dal grande schermo, Madonna, Serena Williams, JLo…


Cosa scrive il nostro premio Oscar (per Dallas Buyers Club, 2014)? Le sue sono semplici quanto profonde lezioni su come affrontare e confrontarsi con i grandi/piccoli infortuni che la società odierna ci garantisce quotidianamente. Di quando era bambino, McConaughey ricorda la sua fretta di voler crescere. Oggi, svoltato il mezzo secolo anagrafico e con 3 creature adolescenti, la pensa diversamente. E vuole che i suoi figli non abbiano fretta di crescere troppo presto.


Benché sia un libro illustrato, giocato su coppie di illustrazioni (opera della bravissima Renée Kurilla) i pensieri che lo compongono sono nati per stimolare la conversazione tra i lettori grandi e piccini, proprio come è avvenuto in casa McConaughey. “Solo perché mi hanno chiuso fuori, non significa che non abbia vinto”, dice un bimbo in sedia a rotelle arrivato troppo tardi  alla partita di baseball, che però riesce a vedere da una breccia nella staccionata. La morale? La vita è complessa, non c’è mai una sola verità; bisogna sempre fare uno sforzo per capire le ragioni degli altri. Mica facile. Ai piccoli piacerà. E i grandi sono avvisati: meglio leggerlo prima (sono una quarantina di pagine, ce la si può fare) e prepararsi le risposte alle domande di spiegazione che, scommettiamo? fioccheranno.