I lavori più belli di Kehinde Wiley a New York

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Kehinde Wiley (American, b. 1977). Shantavia Beale II, 2012. Oil on canvas, 60 x 48 in. (152.4 x 121.9 cm). Collection of Ana and Lenny Gravier, courtesy Sean Kelly, New York. © Kehinde Wiley. (Photo: Jason Wyche)

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Kehinde Wiley (American, b. 1977). Support the Rural Population and Serve 500 Million Peasants, 2007. Oil and enamel on canvas, 72 x 60 in. (182.9 x 152.4 cm). 21C Museum, Louisville, Kentucky. © Kehinde Wiley. (Photo: Max Yawney, courtesy of Roberts & Tilton, Culver City, California)

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Kehinde Wiley (American, b. 1977). Femme piquée par un serpent, 2008. Oil on canvas, 102 x 300 in. (259.1 x 762 cm). Courtesy of Sean Kelly, New York. © Kehinde Wiley

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Obj. No. 2006.14 Photo No. s55076.CT.1
Kehinde Wiley (American, b. 1977)
Willem van Heythuysen, 2006
Oil and enamel on canvas
96”H x 72”W
243.84 cm x 182.88 cm
Signed on back in pencil on the canvas: Kehinde Wiley ‘06
Image must be credited with the follo

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Kehinde Wiley (American, b. 1977). Arms of Nicolas Ruterius, Bishop of Arras, 2014. Stained glass, 54 x 36½ in. (137.2 x 92.7 cm). Courtesy of Galerie Daniel Templon, Paris. © Kehinde Wiley

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Kehinde Wiley (American, b. 1977). Colonel Platoff on His Charger, 2007–8. Oil on canvas, 122 x 122 in. (309.9 x 309.9 cm). Modern Art Museum of Fort Worth; Gift of the Director’s Council and Museum purchase, 2008. © Kehinde Wiley

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Kehinde Wiley (American, b. 1977). Conspicuous Fraud Series #1 (Eminence), 2001. Oil on canvas, 79½ x 79½ x 3½ in. (201.3 x 201.3 x 8.3 cm). The Studio Museum in Harlem; Museum purchase made possible by a gift from Anne Ehrenkranz, 02.10.14. © Kehinde Wil

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Kehinde Wiley (American, b. 1977). The Sisters Zénaïde and Charlotte Bonaparte, 2014. Oil on linen, 83½ x 63 in. (212 x 160 cm). © Kehinde Wiley. (Photo: Robert Wedemeyer, courtesy of Roberts & Tilton, Culver City, California)

Il Brooklyn Museum di New York dedica la prima importante mostra museale all’opera di Kehinde Wiley, artista afro-americano di grande successo, nato nel 1977 a Los Angeles e residente a New York. La mostra, intitolata Kehinde Wiley: A New Republic, raccoglie circa 60 dipinti e sculture e offre una panoramica della sua prolifica carriera, dai primi ritratti ispirati dall’osservazione delle strade di Harlem alle recenti sperimentazioni con il vetro e la scultura.  

In pochi anni, Wiley è riuscito ad affermarsi grazie al suo stile inconfondibile: l’artista ritrare uomini e donne afro-americani contemporanei, spesso incontrati per strada e con attributi che rimandano alla cultura attuale e al mondo hip-hop come scarpe da ginnastica, felpe, cappellini da baseball, usando le convenzioni della ritrattistica storica europea e sfondi decorativi che evocano epoche precedenti. In questo modo le sue opere sollevano domande riguardo alla razza, il genere, il potere, le politiche dell’identità, il significato sociale delle mode e le modalità di rappresentazione tra la tradizione e il presente. 

Ai soggetti raffigurati l’artista chiede di scegliere da un libro un quadro e di ricostruire la posa del dipinto, creando così una forma di collaborazione tra l’artista e il soggetto e lasciando al soggetto il controllo sul modo di rappresentazione. Sostituendo gli aristocratici europei raffigurati dai maestri antichi con uomini e donne di colore contemporanei, Wiley richiama anche l’attenzione sulla mancanza di afro-americani nelle narrazioni storiche e culturali.

Tutto questo è anche un libro, in uscita per l’editore Prestel. A cura di Eugenie Tsai, Kehinde Wiley. A New Republic racconta l’artista e le sue opere pittoriche e scultoree.
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Kehinde Wiley: A New Republic
Brooklyn Museum, New york
20 febbraio-24 maggio 2015

(articolo aggiornato il 4 febbraio 2015)