Milano Art Week 2024: le mostre da non perdere
Pino Pascali, Vedova Blu, 1968. VI Biennale Romana. Rassegna di arti figurative di Roma e del Lazio, Palazzo delle Esposizioni, Roma, 1968 Foto Claudio Abate ©Archivio Claudio Abate

Milano Art Week 2024: le mostre da non perdere

di Elena Bordignon

Grandi mostre, una fiera d’arte, presentazioni e appuntamenti imperdibili: prende avvio la Milano Art Week, la settimana dedicata all’arte.

Questa edizione di Milano Art Week – la settimana che vede la città di Milano animarsi con proposte e progetti d’arte – si presenta tra le più propositive degli ultimi anni. Oltre a miart, la fiera d’arte moderna e contemporanea – 12-14 aprile 2024 – la città è puntellata da numerose mostre, progetti, presentazioni e pubblici incontri. Tra le decine di appuntamenti, ne abbiamo selezionati alcuni ‘imperdibili’.   

Il mondo giocoso di Pino Pascali alla Fondazione Prada 

In solo quattro anni di lavoro, il grande artista Pino Pascali ha prodotto alcune tra le opere più significative della storia dell’arte del XX secolo. Scomparso prematuramente all’età di 33 anni, l’artista nato a Bari nel 1935, è riuscito in pochissimo tempo non solo ad imporsi come una tra le voci più incisive del panorama italiano, ma anche a raccontare la società del suo tempo, con le sue contraddizioni e idiosincrasie. La Fondazione Prada, nella sede di Milano (fino al 23 settembre), gli dedica un’ampia retrospettiva che include più di cinquanta lavori provenienti da musei italiani e internazionali e da collezioni private. La mostra è strutturata in quattro sezioni, dalle prime mostre di Pascali dal 1965 al 1968, alle interazioni dell’artista con le sue sculture nelle fotografie scattate da Claudio Abate, Andrea Taverna e Ugo Mulas e alla presenza del suo lavoro in importanti collettive, fino all’utilizzo da parte di Pascali di materiali naturali e industriali, studiando la loro provenienza, il loro impiego in ambito commerciale, quali altri artisti ne hanno fatto uso e il loro sviluppo nel tempo.


Pino Pascali per L’Uomo Vogue, 1968 Fotografia Ugo Mulas © Eredi Ugo Mulas. Tutti i diritti riservati

La vera storia di Alessandro Mendini alla Triennale di Milano

Architetto, designer, artista e teorico, Alessandro Mendini è il protagonista di un’ampia retrospettiva ospitata – dal 13 aprile al 13 ottobre 2024 – alla Triennale di Milano. L’esposizione, realizzata a cinque anni dalla sua scomparsa, ha il curioso titolo Io sono un drago: definizione mutuata da uno dei suoi più emblematici autoritratti per enfatizzare l’unicità della sua figura nel mondo del progetto. Strutturata in nuclei tematici, la mostra presenta lavori di formati, materiali e soggetti differenti, opere provenienti da numerose collezioni pubbliche e private e coinvolge voci da tutto il mondo. Rivelative le sue parole in un’intervista: “L’umanità è superficiale, le persone pensano poco. Obiettivo primario dei miei oggetti è quello di suscitare una reazione emotiva o intellettuale. Faccio in modo che l’uso dei miei oggetti, o anche lo sguardo su di essi, induca alla compostezza di un rito.” 


Alessandro Mendini – Io non sono un Architetto sono un Drago, 2006 – Archivio Alessandro Mendini

Nari Ward e Chiara Camoni al Pirelli Hangar Bicocca

Consapevolezza sociale, diseguaglianza, emarginazione, le tante migrazioni, sono i temi che affronta la grande mostra Ground Break di Nari Ward (St. Andrew, Giamaica, 1963), ospitata al Pirelli Hangar Bicocca fino al 28 luglio 2024. L’artista americano di fama internazionale, noto fin dagli anni ’90 per le sue installazioni realizzate con materiali quotidiani e di recupero dal forte valore simbolico, presenta a Milano un’imponente coreografia costellata da oltre 30 opere prodotte nell’arco di trent’anni di lavoro, accanto a nuove produzioni. Accoglie i visitatori l’installazione monumentale Hunger Cradle (1996): una grande e intricata installazione composta da una varietà di oggetti sospesi e tenuti insieme da una rete di fili che collegano fisicamente e metaforicamente gli elementi e che i visitatori sono invitati ad attraversare per poter incontrare gli altri lavori esposti. In contemporanea alla mostra di Ward, il Pirelli Hangar Bicocca ospita la personale di Chiara Camoni (Piacenza, 1974), Chiamare a raduno. Sorelle. Falene e fiammelle. Ossa di leonesse, pietre e serpentesse (in corso fino al 21 luglio 2024): un paesaggio intimo e fantastico, frutto di una riflessione sul femminile, sulla dimensione spirituale e mistica della realtà, sulle relazioni tra cultura e storia e sui gesti quotidiani che danno forma alle nostre esistenze. 


Nari Ward Hunger Cradle, 1996-2024 (particolare) Veduta dell’installazione, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2024 Collezione privata Foto Courtesy l’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano Foto Agostino Osio copia

I nuovi mostri alla Fondazione Nicola Trussardi

70 ‘mostri’ invadono la città di Milano durante la Milano Art week! E’ con il progetto ITALIA 70 – I NUOVI MOSTRI che la Fondazione Nicola Trussardi vuole lasciare un segno ‘artistico’ nella città meneghina. Nel 2004 la Fondazione, sempre capitanata da Massimiliano Gioni, aveva proposto I Nuovi Mostri – Una Storia Italiana: un progetto che ha disseminato per le strade di Milano centinaia di poster realizzati da sedici giovani artisti italiani. A distanza di un anno il progetto si fa più ambizioso; gli artisti sono diventati 70 – tra grandi maestri e talenti emergenti – per ripetere il format di museo espanso tra strade, piazze e luoghi pubblici. Gli artisti sono stati invitati a proporre un’immagine inedita o a scegliere un’opera speciale da riprodurre su centinaia di manifesti. Milano diventa per alcune settimane un grande palcoscenico per l’arte contemporanea.


Paola Pivi, Leopard, 2007–2023 Dalla performance One Cup of Cappuccino then I Go, Kunsthalle Basel, Svizzera, 2007 Courtesy l’artista e Massimo De Carlo. Foto di Hugo Glendinning

Quattro mostre ospitate al Museo del Novecento

Ricchissimo il programma del Museo del Novecento. L’istituzione museale in Piazza Duomo propone quattro mostre: Magali Reus. Off Script, mostra della vincitrice del Premio Arnaldo Pomodoro per la Scultura | VII edizione a cura di Federico Giani, Masbedo – Ritratto di Città a cura di Cloe Piccoli e Haris Epaminonda. VOL. XXXI: Futurism Drama a cura di Edoardo Bonaspetti. Il quarto progetto espositivo, promosso dal MAC – Milano Art Community, ha come titolo Archiviale_001 – Istantanee dalle gallerie di Milano ed è a cura di Mariuccia Casadio. La mostra è il primo seme di una ricerca che intende ricostruire oltre settant’anni di storia delle gallerie private di Milano con le loro scelte artistiche, le relazioni internazionali, gli eventi d’avanguardia, gli incontri con gli artisti.  


Arte Milano – Anno 1 N 1 Maggio 1972 – Mensile di Informazione Artistica, Editore Arte Milano S.A.S – In copertina Lucio Fontana – Foto Ugo Mulas

Le ‘patologie visive’ secondo Adrian Piper al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea

Fino al 9 giugno il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano ospita “Race Traitor” la prima retrospettiva europea dopo oltre vent’anni dedicata all’artista Adrian Piper (1948, New York), vincitrice del Leone d’Oro alla Biennale di Venezia 2015. “Race Traitor” ripercorre oltre sessant’anni di carriera di Adrian Piper, con importanti prestiti internazionali provenienti da prestigiosi musei tra cui il MoMA e il Guggenheim di New York, il MoMA di San Francisco e la Tate Modern di Londra. Risultato di un lungo lavoro di ricerca e studi, la mostra riunisce oltre cento opere tra installazioni, video, fotografie, dipinti e disegni dai quali emerge l’analisi della “patologia visiva” del razzismo e l’immagine delle persone afroamericane determinata dalla società e dai tanti stereotipi diffusi.


Adrian Piper, Safe, 1990 © Adrian Piper Research Archive (APRA) Foundation Berlin Foto Andrej Glusgold

La ‘new sociery’ di Miranda July a Osservatorio – Fondazione Prada

Osservatorio Prada, ubicato in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, ospita fino al 14 ottobre 2024 “Miranda July: New Society”, la prima esposizione museale dedicata a Miranda July (Stati Uniti, 1974). Con “New Society” July racconta rischi e intimità, ma anche tic e abitudini del nostro quotidiano e svela la nostra più assurda e a volte incomprensibile natura. Non senza ironia, la sua visione mette in discussione le norme e le gerarchie culturali consolidate attraverso la sua relazione unica e fluida con lo spettatore. Mediante video, fotografia, documentazioni di performance, poster e installazioni, la mostra ripercorre tre decenni di produzione dell’artista, regista e scrittrice americana.


Adrian Piper, Safe, 1990 © Adrian Piper Research Archive (APRA) Foundation Berlin Foto Andrej Glusgold

Erika Verzutti e i Formafantasma alla Fondazione ICA Milano

Ospita un doppio progetto la Fondazione ICA Milano dal 10 aprile al 19 luglio: Notizia di Erika Verzutti e La casa dentro dei Formafantasma. Attraverso una selezione di sculture in bronzo, ceramica, carta e resina, Erika Verzutti ci propone una sua personale riflessione sull’impatto che la circolazione di informazioni e dati esercitano sul suo immaginario e sul suo processo creativo. Notizia – il titolo della mostra – affronta le molte linee di ricerca che caratterizzano il suo lavoro: la cultura vernacolare, la domesticità, il mondo digitale e i conflitti sociali. E’ invece una visione più intimista quella proposta dal duo Formafantasma. Con la mostra La Casa Dentro propongono una visione introspettiva dell’ambiente domestico, nel quale si intersecano sfumature psicologiche ed emotive. Partendo dai ricordi legati alle proprie case d’infanzia Formafantasma propone una lettura critica dei fondamenti ideologici ereditati dal Modernismo. 

ICA Milano – Erika Verzutti – enuscom Espatula – Ph. Eduardo Ortega