Due città gemellate nel nome della musica, all’insegna della contaminazione dei generi

Voi che amate la musica nella sua totalità, tenetevi pronti. Sta per cominciare un MiTo davvero indimenticabile. La rassegna internazionale che si svolge in contemporanea tra Milano e Torino, giunta alla sua nona edizione, sfodera infatti un repertorio da applausi: la Filarmonica di San Pietroburgo e quella della Scala, l’Orchestra del Teatro Mariinskij, l’Estonian Philharmonic Chamber Choir, l’Akademie fur Alte Musik di Berlino sono i ‘nomi’ più attesi.

Tra i protagonisti, anche Stefano Bollani che si esibirà agli Arcimboldi, Salvatore Accardo che regalerà atmosfere oniriche col suo violino, Umberto Benedetti Michelangeli che dirigerà l’Orchestra  I Pomeriggi Musicali portando il pubblico a sognare sulle note di Haydn, mentre il tenore Christoph Pregardien col pianista Michael Gees farà amare il suo Schubert.

Anche la musica contemporanea ha il suo spazio nella rassegna, con due appuntamenti di rilievo: Philippe Glass, con il suo spettacolo Akhnaten, opera musicale in tre atti e Arvo Pärt a dialogo con il musicista Morton Feldman.

Contaminare generi musicali differenti è una delle carettiristiche di MiTo sin dalla sua nascita: ecco, dunque,  che salirà sul palcoscenico dei Mercati Generali di via Lombroso a Milano l’Urban Orchestra, un quartetto di rapper composto da Coez, Ensi, Ghemon e Clementino insieme all’Orchestra Milano Classica diretta dal maestro Michele Fedrigotti. Sul palco anche la cantante franco-marocchina Hindi Zahra, per la prima volta a Milano, e The Idan Raichel Project, portavoce della nuova musica israeliana, con la partecipazione di Ornella Vanoni.

Piacerà moltissimo anche il Pierino e il lupo di Elio: il cantante delle Sorie Tese, infatti, sarà il narratore di eccezione, mentre la musica è affidata niente meno che all’Orchestra del Teatro Mariinskij e al suo mitico direttore Valerij Gergiev.

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MiTo,

Milano e Torino, sedi varie

sino al 21 settembre