In esclusiva per ICON il video dell’intervista all’artista giapponese Hajime Sorayama che, per Kim Jones, ha realizzato una scultura totem per lo show

Kim Jones, direttore creativo dell’uomo Dior, presenta a Tokyo la collezione Dior Uomo Prefall 2019 confermando idee, forme e ispirazioni in omaggio al fondatore che fin dalla tenera età manifestò una grande attenzione al Giappone.

La collezione mescola gentilmente passato e presente del Sol Levante riflettendo riflette l’identità di una maison di haute couture nel ventunesimo secolo, e la sua duplice anima sospesa tra reverenza e rivoluzione, tra fasce drappeggiate e annodate come obi, capi che si incrociano e avvolgono delicatamente il corpo, morbide linee di una spalla senza cuciture, e i drappeggi come kimono.

Ma Jones attinge anche alla realtà ipermoderna della cultura giapponese contemporanea, scegliendo di esplorare non il mito  del Giappone, ma la sua attualità unendo tecniche couture con tecnologie all’avanguardia. Un trio di elementi essenziali Dior, tweed pied de poule, il colore rosa, e la stampa panthère, vengono ampliati, ciascuno rielaborato e riscoperto. Il tutto arricchito da una palette di grigi perla, sinonimo di Dior.

Il savoir-faire si manifesta in trattamenti che magicamente uniscono pellicce e pizzi, come anche la linea diagonale del Tailleur Oblique, anche essa reinterpretata e esplorata nei cappotti e nella maglieria. Come nelle creazioni di Monsieur Dior, la collezione avvia un dialogo tra la tradizione sartoriale dell’Occidente e il kimono giapponese, avvolgendo sensualmente il corpo nelle stoffe.

Inoltre Kim Jones propone una selezione di pezzi creati in collaborazione con Hajime Sorayama, artista contemporaneo giapponese che ha anche curato il décor della sfilata, che ruota intorno a una figura femminile idealizzata, un monolite che evoca quella celebrazione e l’elevazione a divinità della forma femminile propria di Monsieur Dior. Ma il futurismo ottimista dell’opera di Sorayama ispira l’intera collezione, nei trattamenti, nell’approccio, e nella creatività. Attraverso tessuti glossy e lamé viene riprodotta la lucentezza degli androidi, anche attraverso il ricorso all’uso del metallo puro

Qui il video dell’intervista, in esclusiva per ICON.