Sopravvivere al caldo rifugiandosi in un museo. Quali visitare in Italia
Guido Cozzi

Sopravvivere al caldo rifugiandosi in un museo. Quali visitare in Italia

di Carolina Saporiti

Il caldo è iniziato e, soprattutto per chi sarà in città (perché ci vive o in vacanza), resistere non sarà facile. Ma i musei vengono in soccorso. Ecco quali visitare in giro per l’Italia

Come resistere al caldo? Con una visita in un museo. Quando le temperature si alzano, come in questi giorni, e si rimane in città o si è prenotato da tempo una visita da qualche parte in Italia, restare tutto il giorno si può trasformare da un piacere a una tortura. Abbiamo selezionato 10 musei da visitare questa estate, in Italia. Dal museo dell’auto di Torino a quello delle ceramiche di Savona, da Palazzo Maffei a Verona al Grimani di Venezia.

Alcuni di loro hanno pensato a programmazioni speciali per l’estate, con aperture serali o eventi, o altri che hanno appena inaugurato nuove mostre. Altri sono semplicemente belli da scoprire o da rivisitare.


Il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino compie 90 anni

Museo Nazionale dell’Automobile, Torino

L’inaugurazione della mostra Una storia al futuro ha anticipato le celebrazioni per un importante anniversario. Torino si prepara a una settimana di eventi diffusi nei luoghi simbolo della città: talk, proiezioni, laboratori didattici, esposizioni e una parata di vetture d’epoca per le vie del centro, in occasione del 90° anno dalla nascita del museo.

La mostra durerà fino all’8 ottobre e ripercorre le tappe salienti dello sviluppo del Museo attraverso lo spirito visionario dei protagonisti – progettisti, imprenditori e giornalisti – che ne hanno determinato la nascita. Dal 15 al 23 luglio una rassegna diffusa nei luoghi simbolo della città raccoglie gli approcci multidisciplinari all’automobile e ne racconta la trasversalità. Il clou sarà mercoledì 19 luglio con la Millemiglia delle idee, una maratona di incontri e talk, testimonianze e proposte sulla storia e sul futuro dell’automobile, sul museo come luogo di memoria e laboratorio di sperimentazione. A seguire una parata di vetture d’epoca, aperta da quelle più preziose della collezione del MAUTO e organizzata in collaborazione con ACI Torino. E nel fine settimana del 22 e 23 luglio saranno organizzate visite guidate a ingresso gratuito.

Info: www.museoauto.com


La sala della biglietteria di Palazzo Maffei

Palazzo Maffei, Verona

È uno di quei posti speciali, come lo sono sempre le case museo, così ricche di storia e di personalità. Palazzo Maffei è la casa museo creata per volontà del collezionista Luigi Carlon e allestita nel cuore di Verona, nella storica piazza delle Erbe, il più importante edificio barocco della città, con un impressionante scalone elicoidale autoportante e una terrazza con una vista unica sulla città. La collezione esposta è straordinaria e racconta di una passione per la cultura, per il bello e per il sapere lunga sessant’anni. Il percorso, curato dalla storica dell’arte Gabriella Belli, è un susseguirsi eclettico di capolavori e curiosità d’arte, che spazia dall’archeologia greco-romana al Futurismo fino ai nostri giorni

La collezione di Carlon attraversa duemila anni e conta circa 600 opere in dialogo tra le arti: pittura, scultura, arti applicate e architettura con un importante focus sulla pittura veronese e la passione per il Futurismo italiano e la Metafisica. Ma straordinarie sono anche le iniziative proposte, soprattutto quelle rivolte ai visitatori più giovani che possono partecipare a visite guidate con una speciale ‘caccia al tesoro’, ma trovano anche spazio appuntamenti come performance di musica o danza. Se il percorso al primo piano segue una via cronologica, il secondo piano è più un percorso interiore che invita i visitatori a riflettere e a entrare in contatto con il proprio sé.

Info: www.palazzomaffeiverona.com


A luglio inaugura la nuova mostra di Palazzo Grimani, a Venezia

Palazzo Grimani, Venezia

Il Museo di Palazzo Grimani, esempio di architettura rinascimentale tosco-romana a Venezia e luogo al cui interno il classico e il contemporaneo trovano un punto di unione, inaugura il 5 luglio la nuova mostra Ugo Carmeni. Venice Mapping Time. Curata da Daniela Ferretti con Dario Dalla Lana, è stata concepita espressamente per gli spazi del museo e sarà aperta fino al 26 novembre 2023, proponendo uno sguardo inedito sulle “pietre di Venezia” e mettendo in evidenza il loro modo particolare di interagire con la luce.

La mostra si inserisce nel quadro di un progetto che vuole mettere sempre più in comunicazione la grande eredità storica del museo con le esperienze nel contemporaneo. Al secondo piano del palazzo, Carmeni espone cinquantasette opere che partono da un lavoro di documentazione e mappatura delle superfici architettoniche della città tra l’ottobre del 2020 e il marzo del 2023 nel contesto di una serie di restauri di alcuni edifici e chiese del Patriarcato di Venezia, a cui si aggiungono sguardi su altri luoghi della città. La mostra prevede inoltre una installazione multimediale, composta da una selezione più ampia di immagini montate in sequenza apparentemente casuale, ma in realtà generata da un algoritmo che produrrà una lettura visiva sempre diversa lungo l’intero arco temporale di apertura della mostra. 

Info: www.polomusealeveneto.beniculturali.it


Mario Merz a Palermo

Padiglione ZAC – Zisa Arti Contemporanee + Fondazione Merz, Palermo

La Fondazione Merz ha dato il via al primo capitolo del progetto My Home’s Wind, fino al 24 settembre 2023 a Palermo, con la prima retrospettiva dedicata all’artista Mario Merz in Sicilia. Il progetto My Home’s Wind nasce per commemorare il 20° anniversario dalla scomparsa di Mario Merz. La grande retrospettiva siciliana, insediandosi negli spazi del Padiglione ZAC – Zisa Arti Contemporanee come parte del progetto ZACentrale, che vede la Fondazione attiva nel territorio palermitano sin dal 2021, segna il primo tempo di un percorso che attraversa l’Italia.

In mostra per la prima volta a Palermo un’ampia selezione di opere che costruisce un arco narrativo della ricca e complessa produzione artistica di Mario Merz dal 1969 al 2002, ponendosi l’obiettivo di restituirne tanto la portata creativa quanto lo spirito critico e sperimentatore. L’aspetto mutevole e inafferrabile del vento, tema guida della mostra, rispecchia l’approccio di Mario Merz all’opera d’arte, caratterizzato da un flusso creativo continuo in grado di affrontare le sfide concrete e cambiare traiettoria sino al raggiungimento del risultato finale.

Info: www.fondazionemerz.org


L’ingresso della Galleria Nazionale di Roma

Galleria Nazionale, Roma

Nessuno mi pettina bene come il vento. «Sono le parole di Alda Merini, sono le parole magiche della metafora, sono le parole vere della poesia – dice Cristiana Collu, direttrice del museo a proposito della scritta sulle scale d’ingresso del museo – Ora che i Gorilla hanno lasciato nuovamente il posto ai Leoni, sembriamo/siamo solo noi i primati, ma questa condizione di cavernicoli potrebbe essere l’unica possibilità per essere primordiali e usare quella sapienza arcaica per ascoltare le parole del vento e ricominciare il cammino per rimetterci in sesto». 

Molte gli appuntamenti di questa estate. Tra i tanti, la mostra Panorama XIX che propone una selezione di opere delle collezioni della Galleria Nazionale che riflette da una parte il processo di graduale accumulo che ha dato origine alle collezioni dell’Ottocento del museo e che rivela dall’altra la varietà e commistione tra i generi di un secolo che apre alla modernità. Nel 50° anniversario della morte di Pablo Picasso, la Galleria Nazionale celebra il grande maestro con un’importante mostra a cura di Fernando Castro Flórez che espone una selezione di 300 opere. L’esibizione offre una rassegna completa dell’immaginario picassiano, e consente di riscoprire opere di eccezionale interesse. 

Info: www.lagallerianazionale.com


Una sala della Pinacoteca Tosio Martinengo

Pinacoteca Tosio Martinengo, Brescia

Sofonisba Anguissola e Lattanzio Gambara e poi Appiani, Canova, Thorvaldsen e Hayez, sono questi alcuni degli ‘abitanti’ di Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia. La collezione è nata nel 1832 grazie alla generosità e alla visione di Paolo Tosio e di sua moglie, che hanno voluto destinare alla città la loro casa, realizzando il sogno di rendere il proprio patrimonio accessibile al pubblico e dando vita a un museo moderno, rendendola, a tutti gli effetti, la prima raccolta pubblica in Italia di arte contemporanea. Grazie a un progressivo incremento, la collezione è cresciuta e la sua storia si è arricchita, soprattutto a partire dal 1884 quando, Leopardo Martinengo ha donato alla città il proprio palazzo. Palazzo Martinengo da Barco è stato inaugurato nel 1889 e, poco dopo, nel 1903, le due raccolte sono confluite nel palazzo di piazza Moretto. 

Quest’estate (e fino al 12 novembre) c’è un motivo in più per andare. La Pinacoteca ospita, infatti, lo speciale progetto: David LaChapelle per Giacomo Ceruti. Nomad in a beautiful land in cui l’universo classico di Ceruti incontra l’immaginario lachapelliano, in un confronto e un tributo del fotografo americano al lavoro dell’artista, al suo sguardo verso gli ultimi della società. Una visione che culmina nella fotografia Gated Community, realizzata appositamente per Fondazione Brescia Musei.

Info: www.bresciamusei.com


In estate la Galleria dell’Accademia di Firenze rimane aperta la sera

Galleria dell’Accademia, Firenze

La Galleria dell’Accademia di Firenze torna ad aprire le sue porte al pubblico durante le serate d’estate: a partire dal 13 giugno fino al 31 ottobre, tutti i martedì sarà possibile visitare il museo fino alle 22 (ultimo ingresso ore 21.30) e tutti i giovedì fino alle 21 (ultimo ingresso 20.30). Un’iniziativa che consente di diluire il notevole numero di presenze che affolla la Galleria, soprattutto in questo momento dell’anno.

Le visite serali consentiranno non solo ai turisti ma anche a chi vive in città di godersi in tutta tranquillità una passeggiata notturna all’interno della Galleria dell’Accademia. In queste ore della sera, la luce delle sale cambia e, grazie alla nuovissima e straordinaria illuminazione a LED, le opere si presentano ai visitatori sotto un’altra atmosfera, le superfici plastiche delle sculture di Michelangelo acquistano una morbidezza del tutto speciale che cattura lo sguardo. Da non trascurare la collezione dei dipinti, tra le più importanti e ricche a livello internazionale per quanto riguarda la produzione dei maestri fiorentini dal Duecento al Cinquecento. 

Info: www.galleriaaccademiafirenze.it


Museo della ceramica di Savona

Museo della Ceramica, Savona 

Per chi trascorrerà le vacanze in Liguria, una realtà da scoprire è il Museo della Ceramica di Savona che ospita la mostra Lam et les magiciens de la mer. L’esposizione, in programma fino al 10 settembre, con doppia sede al Museo della Ceramica di Savona e al MuDA di Albissola Marina, è dedicata alla figura di Wifredo Lam –principale artista cubano del Novecento – e alle sue sperimentazioni ceramiche, poste in dialogo con le opere di altri esponenti della scena artistica internazionale degli anni Cinquanta e Settanta, da Lucio Fontana a Enrico Baj, da Giuseppe Capogrossi a Roberto Crippa, da Asger Jorn a Maria Papa Rostkowska ed Eva Sørensen.

Il titolo richiama l’esposizione Magiciens de la Terre tenutasi al Centre Pompidou di Parigi nel 1989. La mostra parigina aveva lo scopo di coinvolgere artisti provenienti dai cinque continenti, sfidando la presunta supremazia culturale occidentale. La mostra di oggi prende spunto da questa riflessione e la trasla in un contesto particolare. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, le Albisole diventarono infatti un centro di ritrovo internazionale per artisti, critici, collezionisti e mercanti d’arte italiani ed europei e l’arrivo ad Albissola Marina di Wifredo Lam avrà un forte impatto sul territorio e sulle opere di altri artisti. Sono loro ‘i maghi del mare’, gli artisti che hanno rivolto la propria attenzione a figure totemiche, a esseri zoomorfi e antropomorfi, alle forze primordiali della materia e a gesti essenziali che portano segni, buchi e graffi su di essa. E maghi sono anche i maestri artigiani albisolesi.

Info: www.musa.savona.it


Mario Nigro a Milano tra Palazzo Reale e Museo del Novecento

Palazzo Reale + Museo del Novecento, Milano

La più ampia rassegna mai dedicata a Mario Nigro, protagonista della scena artistica italiana del Novecento, aprirà il 14 luglio a Palazzo Reale (fino al 17 settembre) e al Museo del Novecento (fino al 5 novembre). In mostra ci saranno oltre centoquaranta opere dal 1947 sino all’ultima del 1992 tra dipinti, lavori tridimensionali, su carta, una vasta selezione di documenti e comprende opere esposte alle Biennali di Venezia del 1964, 1968, 1978, 1982, 1986 e alla X Quadriennale di Roma del 1973. 

A Palazzo Reale il percorso segna i diversi momenti stilistici dell’artista e si sviluppa attraverso otto sale, ripercorrendo l’attività di Nigro con dipinti e lavori tridimensionali realizzati a partire dalla seconda metà degli anni Quaranta. Nello Spazio Archivi del Museo del Novecento è, invece, possibile approfondire la conoscenza di lavori su carta e una vasta selezione di documenti tra cui appunti, bozzetti, cataloghi, lettere, fotografie. Tra i materiali di documentazione esposti sono presenti alcuni mai esposti e provenienti dall’Archivio Mario Nigro come brochure, cataloghi e inviti, testi autografi relativi al ciclo Spazio totale, alcune fotografie di Ugo e Maria Mulas.

Info: www.palazzorealemilano.it + www.museodelnovecento.org


Le nuove mostre alle GAMeC di Bergamo

GAMeC, Bergamo

Alla GAMec di Bergamo sono in corso due nuove mostre. La prima di Rachel Whiteread … And The Animals Were Sold, a cura di Lorenzo Giusti e Sara Fumagalli. L’artista ha realizzato per la Sala delle Capriate di Palazzo della Ragione (sede estiva della GAMeC) un’installazione ambientale composta da sessanta sedie, che costituiscono la materializzazione dello spazio vuoto compreso fra le gambe di due differenti modelli di sedute. Le sculture sono realizzate in diverse tipologie di pietre che si ritrovano nei materiali di costruzione sia del Palazzo della Ragione sia di Piazza Vecchia e che vengono tutt’ora estratte dalle cave del territorio bergamasco.

L’altra mostra appena inagurata di Vivian Suter si intitola Home a cura di Lorenzo Giusti ed è la prima mostra personale in un museo italiano dell’artista. Dal suo trasferimento in Guatemala, sulle rive del lago Atitlán, il suo lavoro si è sviluppato attraverso uno scambio sempre più stretto con gli elementi dello straordinario contesto naturale e antropologico in cui la sua casa-studio di Panajachel si inserisce, tra comunità indigene, foreste pluviali e cime vulcaniche. Aperte alle infinite possibilità del caso, le tele di Vivian Suter – sporcate dal vento, dalla pioggia, dal fango o dai piccoli organismi del bosco – raccontano l’intimo legame che le tiene unite alle forze vitali dell’ambiente da cui scaturiscono.

Info: www.gamec.it