Tom Ford, 60 anni da gentiluomo irriverente
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Tom Ford, 60 anni da gentiluomo irriverente

di Simona Santoni

Rivoluzionario della moda, perfezionista che salvò Gucci dall’oblio, sorprendente regista, e anche sex symbol, che sembra non invecchiare come Dorian Gray, nonostante sia molto preoccupato del passare del tempo. E così consapevole e schietto. In Tom Ford style

Non ha mai fatto mistero di essere preoccupato dello scorrere del tempo, Tom Ford, dell’orologio che ticchetta senza sosta nella sua testa: «Ogni giorno è un giorno in meno». Oggi il profeta della moda più audace, rivelatosi anche sorprendente regista di estetica e sostanza, sex symbol che sembra un novello Dorian Gray, compie 60 anni, sempre più pienamente consapevole di se stesso. «Il fatto è che crescendo diventi sempre più te stesso. Sono molto più a mio agio oggi di quanto non sia mai stato in tutta la mia vita», ci aveva confessato in una passata intervista.

Tom Ford torna in passerella

Intanto la splendente notizia è che Tom Ford, nato a Austin il 27 agosto 1961, tornerà a sfilare a settembre, alla prossima settimana della moda newyorchese, in programma dall’8 al 13, finalmente in presenza dopo due stagioni di passerelle digitali. «Non vedo l’ora di presentare la mia collezione primavera 2022», ha detto Ford, presidente del Council of fashion designers of America. «Le sfilate di questa stagione sono un’opportunità per riaffermare la resilienza e l’indipendenza della moda americana». A febbraio invece lo stilista texano aveva cancellato lo show in programma alla New York Fashion Week.

Uomo d’oro di Gucci che in qualità di direttore creativo ha rilanciato trasformando la griffe in un simbolo di sensualità, innovatore passionale per Yves Saint Laurent con cui ebbe però un rapporto gelido e travagliato, è dal 2005 che Tom Ford ha un marchio tutto suo, amato dalle star. Julianne Moore, sua grande amica, e Beyoncé hanno sfilato per la sua collezione di esordio. Abbiamo visto illuminati dai suoi modelli Rihanna, Nicole Kidman, Jennifer Lopez, e poi Nicholas Hoult, Benedict Cumberbatch, Timothée Chalamet, degni rappresentanti dell’uomo Tom Ford, longilinei e sottili, tratti aggraziati ma maschi, stilosissimi.

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Tom Ford ai CFDA Fashion Awards 2019

La seconda vita di Tom Ford in un libro

In occasione dei 60 anni, Tom Ford lancia anche il suo secondo libro, una sorta di bilancio della sua carriera post-Gucci, dal 2004 a oggi. Tom Ford 002 uscirà a novembre, pubblicato da Rizzoli New York, con una prefazione di Anna Wintour, la temibile tutt’altro che incline ai complimenti che in passato ha dichiarato che il perfezionismo di Tom Ford umilia il suo. Con immagini e commenti personali, il libro racconta il lancio del marchio Tom Ford, l’uscita dei suoi due fortunati film A single man e Animali notturni, e poi l’evoluzione del marchio che comprende cosmetici, occhiali e abbigliamento uomo e donna. Tutti così inequivocabilmente Tom Ford.

Il volume Tom Ford 001 era invece uscito 17 anni fa, nel 2004, ed esplorava i suoi anni da Gucci, dove arrivò quasi sommessamente, all’inizio degli anni ’90, lasciando gli Stati Uniti e Perry Ellis (sotto la direzione di Marc Jacobs) alla volta di Milano, per esplodere con la straordinaria collezione autunno/inverno 1995 che lasciò il segno e rivoluzionò la moda: camicie di raso luminoso sbottonate in colori acidi, pantaloni a vita bassa di velluto e richiami anni ’70, addosso a modelle come Amber Valletta e Kate Moss… Fu la rinascita edonista e glam della griffe fiorentina che veniva da anni più che appannati, sull’orlo della bancarotta.

Definito l’inventore del porno chic, Tom Ford ha inanellato una serie di campagne pubblicitarie provocatorie, anche se il poliedrico designer di Austin sostiene di non aver mai fatto provocazione gratuita. Il nudo maschile frontale per il lancio della fragranza M7 nel 2002? Secondo Tom Ford è una citazione del ritratto di un giovane Yves Saint Laurent fotografato nudo da Jeanloup Sieff e una difesa dell’uguaglianza sessuale (insomma, non solo le donne, anche gli uomini possono spogliarsi).

È con il cinema che ha toccato la vera creatività

Ma è con il cinema che Tom Ford ha sperimentato la vera arte: Tom Ford stesso dixit. «È la prima cosa puramente espressiva che abbia mai creato e forse la cosa di cui sono più orgoglioso nella mia vita. È un atto di pura creazione». Al servizio di Gucci e Saint Laurent ha creato, certo, ma ha sempre considerato il suo uno sforzo artistico ma commerciale: le sue idee dovevano vendere.

Il suo folgorante esordio alla regia nel 2009, con A single man, ruppe i pregiudizi scettici e stupì tutti, anche i cinefili dal palato snob. Fu proiettato in anteprima direttamente in concorso alla Mostra del cinema di Venezia e fece vincere la Coppa Volpi al miglior attore a Colin Firth, nel ruolo di un prof gay che deve vivere il lutto del suo compagno di nascosto nell’America puritana degli anni ’60. La collezione di occhiali Tom Ford, nel 2010, debuttò con la montatura stile anni ’60 ispirata proprio agli occhiali indossati da Firth nel film.

Ford seppe confermarsi nel 2016 con Animali notturni, una feroce storia d’amore tra thriller e dramma romantico, sofisticato ed elegante, in bilico tra redenzione e vendetta, con Amy Adams, Jake Gyllenhaal e Aaron Taylor-Johnson (Golden Globe al migliore attore non protagonista): fu Leone d’argento a Venezia.

Tom Ford ed Amy Adams
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Tom Ford ed Amy Adams alla prima di “Animali notturni” a Venezia, 2 settembre 2016

Tom Ford padre, compagno ed esteta tormentato

Sempre alla ricerca della perfezione, Tom Ford è un’esteta tormentato. «La bellezza mi dà una grande gioia, ma mi dà anche una grande tristezza». Nelle foto è attentissimo a mostrare il lato preferito del suo viso, il destro.
Da 35 anni, dal 1986, ha accanto a sé il compagno di una vita, il grande amore, il giornalista inglese ex capo redattore di Vogue Hommes International Richard Buckley, con cui dal 2012 ha il figlioletto Alexander John Buckley Ford, detto Jack.

Tom Ford e Richard Buckley
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Tom Ford e Richard Buckley alla cerimonia dei Writers Guild Awards L.A. 2017

Quest’anno ha festeggiato 12 anni di sobrietà: all’inizio temeva di non essere più creativo senza droghe e alcol, palliativo alla sua timidezza, e invece ha trovato una nuova dipendenza nel lavoro.

Tom Ford si definisce una persona meticolosa, grande osservatore, da brava Vergine, che ha spesso bisogno di affermare il suo controllo. Il suo aplomb da gentiluomo irriverente? Molto lo deve alla sua esperienza italiana. Ma le motivazioni fanno sorridere: «Sono una persona abbastanza calma. Mi è venuto dal vivere a lungo in Italia. Niente funziona, niente è puntuale. Devi imparare ad affrontarlo». Consapevole e schietto, Tom Ford style.