Albicocche, 4 curiosità che vale la pena di sapere

Albicocche, 4 curiosità che vale la pena di sapere

di Aldo Fresia

Dall’educazione all’erotismo, da Alessandro Magno all’interpretazione dei sogni

Potersi arrampicare su un albicocco per coglierne i frutti e gustarli sul momento è ormai privilegio di pochissimi fortunati. Ma con un po’ di accortezza, e grazie al fruttivendolo di fiducia, è facile procurarsi albicocche profumate e gustose da mangiare in posizioni meno avventurose. Magari snocciolando una delle curiosità che abbiamo raccolto.

ALESSANDRO MAGNO
Leggenda vuole che sia stato Alessandro Magno a scoprirne la bontà e, complice la sua autorevolezza, a favorirne la diffusione al di fuori delle terre d’origine della pianta (la Cina nordorientale). Al di là del mito, però, la presenza dell’albicocco nel bacino del Mediterraneo è merito soprattutto degli antichi Romani e successivamente degli Arabi.

EROTISMO: VINCONO LE PESCHE
Il potere eccitante degli alimenti dipende molto dall’atteggiamento mentale di chi li assaggia, e questo non sorprende considerato che il cervello è l’afrodisiaco definitivo. Per questa ragione le virtù peccatrici sono spesso legate alla capacità dei cibi di ricordare gli organi sessuali (le ostriche sono un esempio perfetto). Ebbene, le albicocche condividono con le pesche il profumo seducente, la consistenza succosa e il colore incarnato, tutte qualità che propiziano attività bollenti. Curiosamente, però, quando si parla di erotismo sono quasi sempre le pesche ad avere un ruolo di primo piano.

CONFUCIO E L’EDUCAZIONE
Chuang Tzu, vissuto nel quarto secolo a.C. e figura preminente della filosofia cinese, racconta che Confucio era solito tenere le sue lezioni radunando gli studenti in uno spiazzo verde circondato da alberi d’albicocco. Per questo motivo l’ideogramma che ancora oggi significa ‘cerchio dell’educazione’ contiene la parola ‘albicocca’.

I SOGNI
Secondo la cultura araba, sognare un’albicocca durante la sua stagione (tarda primavera/estate) annuncia fortuna in campo economico; sognarla invece fuori stagione significa che ci attende una malattia. Secondo la cultura occidentale, la comparsa di questo frutto durante un sogno significa che il futuro che pensiamo roseo si presenta invece più difficoltoso del previsto. Infine, per gli Induisti indica un matrimonio in età avanzata, però felice e con prole.