Studiare le tendenze foodie e assaporare l’alta cucina con informalità nella cornice dell’Alta Val Badia

È l’appuntamento dell’inverno not to be missed per chi ama il gusto e la montagna: quest’anno alla Audi Chef’s Cup, dal 19 al 24 gennaio, ci saranno 80 chef provenienti da tutto il mondo, che arriveranno in Alta Badia per sfidarsi ai fornelli e sugli sci. Uno spettacolo gastro-sportivo lungo sei giorni. Ecco cinque otttimi motivi per andarci.

– Cogliere e ‘studiare’ le ultime tendenze foodie
Alla Audi Chef’s Cup si danno appuntamento grandi chef e produttori: esserci significa godersi una preview (e assaggiare) le nuove tendenze internazionali dell’enogastronomia, da veri food lovers. Ad esempio, la ‘rinascita’ della pasta d’autore sulle tavole dei grandi ristoranti. Al Pasta Party di lunedì 20 gennaio, nella tensostruttura davanti all’arrivo delle piste del Parterre della Gran Risa a La Villa, cinque top chef – da Davide Scabin del Combal.Zero di Rivoli (Torino) a Luciano Zazzeri de la Pineta di Marina di Bibbona (Livorno) – interpreteranno quella dello storico Pastificio Felicetti, piccola-grande eccellenza del Made in Italy.

– Alta cucina, con informalità
È vero, alcuni chef sono ormai figure mitologiche e inarrivabili. Però qui, fra una sciata e una degustazione, l’atmosfera è davvero rilassata e informale. Fra gli appuntamenti enogastronomici meno convenzionali, quello sulle piste di giovedì 23 gennaio al Rifugio Ciampai di San Cassiano: Slope Food in vetta con i piatti dei Giovani Chef Italiani – tra i quali Matteo Metullio del ristorante La Siriola di San Cassiano – capitanati da Claudio Sadler e innaffiati da birra Forst; si sta davvero gomito a gomito e ci scappa anche il consiglio (stellato) per una cacio e pepe gourmand. 

– Un pizzico di glamour
Un po’ di glamour après ski: in questa settimana convergono in Alta Badia non solo grandi chef, ma anche vip e sportivi. Dopo l’aperitivo all’Hug’s bar di San Cassiano, o al L’got (piccolo ma con un’ottima selezione di beverage) a Corvara, la sera si va a ballare (e a cenare) in alta quota. Dove? Al Club Moritzino, ottima cucina e dj set a 2100 metri d’altezza al Piz La Ila (con pista di atterraggio per gli elicotteri) qui sono di casa campioni come Giorgio Rocca, Mario Cipollini, Giancarlo Fisichella e ancora Manuela Arcuri, Anna Falchi, Eleonoire Casalegno: è qui la (foodie) festa.

– Sempre più buoni

Uno dei momenti più importanti di questa sei giorni è la cena di gala di martedì 21 gennaio all’Hotel Rosa Alpina di San Cassiano, in favore dei progetti umanitari della Podini Foundation, che si occupa di portare acqua alle zone più assetate dell’Eritrea, e della Fondazione Candido Cannavò, che realizza progetti legati allo sport per i detenuti del carcere di Opera. Per la serata, un esclusivo menù all star, curato, tra gli altri, da Norbert Niederkofler (ristorante St. Hubertus, San Cassiano), Andrea Berton (ristorante Berton, Milano), Antonio Guida (Il Pellicano, Porto Ercole), Gennaro Esposito (Torre del Saracino, Vico Equense), Pino Cuttaia (La Madia, Licata) e, per il Perù, Mitsuharu Tsumura (Maido, Lima).
Qui per prenotazioni.

– Location diffusa
Sia che si stia facendo uno chic-nic in quota, un gourmet safari, una gara di street golf sulle piste da sci o una discesa in notturna, sarà impossibile non godersi lo scenario delle Dolomiti dell’Alta Badia: per esempio dalle spa panoramiche degli hotel Ciasa Salares (siriolagroup.it) e del Rosa Alpina (rosalpina.it), entrambi a San Cassiano. Enjoy the taste and enjoy the snow.