L’artista svizzera celebra gelati, frutta, donuts e molto altro nei suoi collage digitali

La relazione tra cibo e pubblicità è un sodalizio tra i più felici e durevoli nel mondo dell’advertising. Partendo dagli spot del nostro Carosello, passando per la zuppa Campbell resa famosa dalle serigrafie di Andy Warhol, fino ad arrivare alle reclàme contemporanee possiamo dire che il cibo è uno dei protagonisti indiscussi del mondo della pubblicità. L’artista svizzera Julia Geiser realizza collage mixando immagini vintage e moderne, l’ispirazione sono gli anni Cinquanta e tutto il mondo delle illustrazioni commerciali di quel periodo. Lo spirito onirico delle sue creazioni ha reso il suo nome uno dei più promettenti nel panorama della digital art.

Quando ha iniziato con i suoi collage digitali?

Ho iniziato più di un anno fa, ora che ci penso non è tantissimo; dovevo fare un volantino per un evento, ho provato a usare questa tecnica e mi è piaciuta moltissimo. Il collage mi permette di pensare in immagini, senza filtri. Con internet siamo costantemente bombardati da immagini, tutto è pubblico e niente è privato.

La sua estetica è molto precisa, come sceglie le immagini da utilizzare?

Parto sempre da un’ispirazione, poi la rete mi indirizza. Mi spiego meglio: inizio cercando una fragola, ma google mi mostra un mucchio di altre cose bizzarre nei suoi risultati, mi perdo, inizio a navigare e l’ispirazione arriva da sola, l’occhio sceglie per me in modo non troppo razionale.

Nei suoi lavori molte volte usa elementi che richiamano il cibo, perché?

Perché io stessa sono una foodie. Esteticamente trovo il cibo molto interessante e molte volte carichiamo le pietanze di significati molto profondi: un gelato difficilmente è solo un gelato, il gelato può rimandare a tantissime cose, l’estate, l’infanzia… Siamo costantemente esposti a immagini di cibo, e su di me esercitano un grande fascino.