Bollicine per le feste: consigli speciali dagli esperti
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Bollicine per le feste: consigli speciali dagli esperti

di Aldo Fresia

Bottiglie sorprendenti, prezzi ragionevoli: ecco il connubio vincente

Regalarsi e regalare una buona bottiglia è sempre una splendida idea; scegliere quella giusta, magari un po’ ricercata, è faccenda talvolta non semplice. A meno di non ascoltare i consigli di coloro (fortunati!) che gustano bollicine per lavoro. Ecco dunque le dritte degli esperti dell’enoteca Il Secco di Milano.

Ci sono due suggerimenti per ognuna delle tre fasce di prezzo: la prima chiamiamola Base (bottiglie intorno ai 20 euro l’una), poi Media (35-40 euro) e Alta (fra i 50 e i 60 euro).

BASE
Lugana DOC Brut della cantina Olivini
È una perfetta porta d’ingresso per conoscere il metodo classico, perché ne ha tutti i sentori e la complessità pur risultando facile e piacevole al palato. La particolarità è che viene prodotto a partire dal Trebbiano di Lugana, uva insolita per il metodo classico.

Io per te della cantina Prime Alture
È un metodo classico dal carattere deciso e nervoso, ma non difficile. La caratteristica peculiare è che è ottenuto da uva Pinot nero vinificata in bianco, cosa che non si fa spesso perché richiede un’abilità particolare nella spremitura degli acini.

MEDIA
Nature della cantina Opera
È un Trentodoc con 40 mesi di affinamento in bottiglia (che sono tanti, rispetto alla media) e che si ottiene utilizzando esclusivamente Chardonnay raccolto sugli antichi terrazzamenti della Val di Cembra. Qui gli esperti dell’azienda agricola Opera lavorano con metodi rigorosamente artigianali: per esempio raccolgono ancora l’uva a mano trasportandola con le gerle, senza utilizzare macchine.

Alta Langa Zero della cantina Serafino
Per potersi chiamare Alta Langa, un metodo classico deve sottostare a un disciplinare strettissimo che è anche garanzia di qualità. Serafino è una cantina piemontese di grande tradizione e lo Zero (senza aggiunta di zuccheri) è la bottiglia più pregiata della sua linea.

ALTA
Paladino della cantina Revì
È un metodo classico con 100% di uve Chardonnay. Tutto bio, anche la confezione: tappo e collo avvolti da una foglia di mais, bottiglia chiusa in sacchettino di cotone e accompagnata da una piccola pergamena che ne racconta la storia e ne riporta il numero (il Paladino è una tiratura limitata di 1982 bottiglie). Non c’è nemmeno l’etichetta di carta: le informazioni sono serigrafate direttamente sul vetro.

Abissi della cantina Bisson
È un metodo classico a dosaggio zero (uve: Bianchetta Genovese, Vermentino e Cimixa) affinato per 13 mesi a 60 metri di profondità, immerso nelle acque della Baia del Silenzio di Sestri Levante; ogni bottiglia si differenzia dalle altre per i depositi di sabbia e conchiglie che vi restano attaccati. Ottimo vino al di là dell’aneddoto, idea regalo originale – ma affrettarsi, le 15mila bottiglie prodotte ogni anno vanno a ruba.