Cinque cocktail autunnali
(Credits: Stockphoto24/iStock) – 3 ottobre 2017

Cinque cocktail autunnali

di Aldo Fresia

Non è più tempo di cocktail frozen: l’arrivo dell’autunno consiglia ricette differenti, magari utilizzando ingredienti stagionali

Quando il caldo estivo lascia spazio alle giornate fresche, ventose e umide dell’autunno, i nostri gusti in fatto di cocktail tendono a cambiare: pensionati quelli con molto ghiaccio, possiamo rivolgerci a ingredienti più caldi e magari anche stagionali. A mo’ di ispirazione, ecco cinque ricette che vale la pena di (ri)scoprire.

MANHATTAN
È uno dei cocktail più famosi al mondo e ormai da qualche tempo guida il trend legato alle ricette classiche. Durante la preparazione qualche cubetto di ghiaccio ci vuole, ma lo si scarta dopo averlo utilizzato per rinfrescare gli ingredienti nel mixer: due terzi di rye whiskey, un terzo di vermouth e due gocce di angostura. Dopo averli mescolati con un cucchiaio lungo, si versano in una coppa, trattenendo il ghiaccio nel mixer, e si decora con una ciliegina al maraschino oppure con una scorza di limone. Volendo, si può provare una variazione autunnale che sostituisce il rye con l’applejack, un’acquavite ottenuta dalla distillazione del sidro di mele.

MARTINI… ALLA ZUCCA
La versione classica del Martini prevede di mettere in un mixer due settimi di vermouth e cinque settimi di gin, poi di agitarli insieme a cubetti di ghiaccio e infine di versare solo il liquido in un calice basso, aggiungendo un’oliva e una scorza di limone. Partendo da questa ricetta, c’è chi propone una variazione audace, ma interessante: sostituire il gin con la vodka, il vermouth con un liquore alla zucca, l’oliva e la scorza di limone con una spolverata di cannella grattugiata.

ALEXANDER
Perfetto come dopocena e durante le giornate fredde, grazie soprattutto alla presenza della panna liquida, l’Alexander si prepara versando nello shaker alcuni cubetti di ghiaccio, un terzo di panna, un terzo di créme di cacao e un terzo di cognac (in realtà, la ricetta originale prevede il gin, ma il cognac fa più autunno). Dopo una vigorosa shakerata si versa in una coppetta da cocktail, eventualmente guarnendolo con una spolverata di noce moscata.

AMERICAN GROG
In questo caso il ghiaccio resta nel congelatore: serve acqua calda. Prendi un boccale, mettici un quarto di succo di limone, tre quarti di rum e un cucchiaio di zucchero, poi aggiungi un poco di acqua calda e mescola delicatamente in modo da amalgamare gli ingredienti. Come tocco finale aggiungi un goccio di whisky, preferibilmente torbato, in modo da bilanciare le note dolci del rum e dello zucchero.

HONEY GROG
C’è chi lo utilizza per farsi passare il raffreddore: qualunque medico dirà che non funziona, ma l’Honey Grog è una coccola che può contribuire al buonumore quando il naso cola e la testa è rintronata. Si prepara direttamente nel gotto basso, con un quarto di acqua bollente, tre quarti di cognac, un cucchiaio di miele e una fettina di limone. La scelta del miele è un elemento molto personale, ma un consiglio generale è di non esagerare con la dolcezza e di provare a bilanciare il sapore del cognac.