A Roma, nel locale The Gin Corner, i bartender Patrick Pistolesi e Federico Tommaselli propongono il best of del gin da degustare come cocktail o in totale purezza

È un grande ritorno quello dei cocktail a base di gin e il nuovo tempio di questa tendenza si trova a Roma: si chiama The Gin Corner ed è il bar del centralissimo Hotel Adriano, sito in un palazzo del Seicento dove si narra che Caravaggio abbia ucciso il rivale in amore Ranuccio Tomassoni da Terni durante una partita a pallacorda. Al suo interno, arredato con raffinata semplicità, i bartender Patrick Pistolesi e Federico Tomaselli hanno selezionato più di 80 tipi di gin differenti tra i migliori del mondo, e qui se ne propongono cinque particolari.

Tra i più interessanti il Monkey 47 Schwarzwald, prodotto in Germania dalla distilleria Black Forest Distillers GmbH: prevede l’uso di 47 ingredienti scelti a mano nella Foresta Nera con l’aggiunta di mandorle fresche. Oppure il The Botanist, della distilleria di Bruichladdich sull’isola di Islay (Scozia) dove è stato recuperato un antico alambicco di rame, chiamato affettuosamente ‘Ugly Betty“. Prodotto solo in 15.000 bottiglie, contiene 31 elementi botanici di cui 22 autoctoni. Da segnalare anche l’Oxley prodotto con il rivoluzionario metodo di distillazione a freddo (a 5 gradi sotto zero) che permette di catturare appieno i sapori dei botanicals usati.

Per chi predilige gli umori mediterranei, invece, lo spagnolo Gin Mare è aromatizzato con quattro botanici principali: basilico, timo, rosmarino e la curiosa oliva Arbequina. Infine, un prodotto italiano: il Dol Gin, distillato di grano e orzo delle vallate dell’Alto Adige in cui viene messa a macerare una miscela di erbe aromatiche, spezie, radici e piante raccolte nelle vallate di alta montagna. Sono un elemento fondamentale, qualsiasi sia la loro provenienza e la loro selezione per realizzare un buon prodotto finale. Distillato di cereali, infatti, il gin è arricchito dai cosidetti “botanicals”, erbe e spezie che ne caratterizzano l’aroma. Tra tutte spicca il ginepro, ma il numero totale in un unico prodotto può superare la decina (il Monkey 47 tedesco, per esempio, ne conta 47).

La drink list del The Gin Corner divide i cocktail proposti nelle categorie classici, premium e superpremium a seconda della rarità e difficoltà di reperimento del gin contenuto.

Infine, per gli amanti del Gin&Tonic (long drink poco impegnativo che però permette, secondo gli esperti, l’apprezzamento dei vari botanicals) la cura è totale e va dalla scelta del tipo di ghiaccio a quella della tonica. Possibile, ovviamente, anche la degustazione di gin ‘on the rock’.