I nuovi cocktail bar italiani da visitare subito

I nuovi cocktail bar italiani da visitare subito

di Penelope Vaglini

Il 2023 è un anno ricco di nuove aperture dedicate alla mixology di qualità. Ecco le più interessanti tra Milano, Roma, Firenze e Napoli

Locali non convenzionali aperti fino a notte fonda, pop-up nati per diffondere il verbo della sostenibilità nella bar industry e speakesy dedicati a una precisa categoria di drink. La lista delle nuove aperture dei cocktail bar italiani racconta la nascita di format inediti e internazionali che testimoniano la crescente attenzione dei consumatori verso il mondo della mixology. Ecco quindi i nuovi indirizzi dove concedersi drink di qualità tra Milano, Roma, Firenze e Napoli.

21 House Stories Navigli

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I Mirador

Ci sono grandi novità in zona Navigli a Milano. L’apertura di 21 House of Stories, progetto di ospitalità ibrida firmato da Alessandro e Mauro Benetton, ha portato in città un hotel di design con spazio coworking e nuovi outlet dedicati al food & beverage. Come Domenica, bistrot e cocktail bar al piano rialzato, dove i piatti realizzati con la consulenza di Andrea Ribaldone incontrano i cocktail ready to drink di Franco Tucci Ponti. Panache al Bergamotto, Allora Cosmo e l’immancabile French75 qui sono serviti in bottiglia, per essere condivisi tra commensali. Salendo al settimo piano della struttura, una terrazza panoramica accoglie I Mirador, sky bar la cui cocktail list è ancora opera di Tucci. Gli ospiti possono sostare a bordo piscina e godersi la vista su tutta Milano, da San Sito a City Life, fino al Duomo, ordinando i signature cocktail Rose Negroni o Time After Thyme.

Domenica, I Mirador @21 House Stories – via Ascanio Sforza,7 Milano

Anthill, Napoli

L’ingegnere del gusto Giuseppe Iannotti non si è lasciato sfuggire l’opportunità di sperimentare con drink all’avanguardia quando ha deciso di inaugurare Anthill, il cocktail bar al quinto piano delle Gallerie d’Italia di Napoli. Al civico 177 di via Toledo, nell’edificio di Intesa Sanpaolo, si può infatti vivere un’esperienza di mixology unica nel suo genere, a partire dal menu, contenuto in una scatola che ricorda la confezione di tachipirina, completa di mentine da portarsi via per il post serata.  La drink list rende liquide le tradizioni partenopee, le abbina a un percorso di tapas e le narra attraverso contenitori realizzati su misura. C’è una maschera stampata in 3D da cui bere con entrambe le mani che rappresenta il riso sardonico, riempita con gin infuso a freddo ai fiori di Sechuan Buttons che intorpidiscono leggermente il palato. Oppure Il Giunco, dedicato alle barene e racchiuso in una scatoletta di legno, realizzato con Pisco in fuso allo shiso, centrifuga di zenzero e sherbet al pompelmo rosa con un pizzico di sale. Un’esperienza da provare al bancone, per lasciarsi ammaliare dalle storie di Napoli oppure, finché il tempo lo permette, nell’ampia terrazza esterna adornata da piante aromatiche.

Anthill – Via Toledo 177, Napoli

Dirty, Milano

Dirty è il cocktail bar che mancava nello scenario milanese e, da quando ha aperto le porte pochi mesi fa, ha diviso gli avventori in due fazioni. C’è chi lo ama alla follia e chi non ci metterebbe mai piede: questo perché il concept è così forte e coerente da non poter passare inosservato. I soci Carola Abrate, Mario Farulla e Gianluca Tuzzi, insieme a Paolo Coppola, non hanno di certo paura a dire quello che pensano e, il loro mood senza filtri, si riflette nell’atmosfera irriverente del locale. Aperto dalle 22:00 alle 3:00, Dirty accoglie i professionisti della notte e chi ama fare le ore piccole, offrendo un ambiente rilassato e senza etichette. A iniziare dallo stile, che si potrebbe definire brutalista, con pareti in cemento decorate da graffiti ispirati alle opere di Haring e Basquiat, condotti dell’aria che disegnano pattern sul soffitto e luci che cambiano colore. Le playlist pop sono fatte per cantare un ritornello mentre si sorseggia un Big Mac, twist sul Negroni ai sentori di pane e cetriolini. L’offerta food prevede scelte radicali come scatolette di Simmenthal e banane, oltre che golosi hot dog e crostini con la salamella. Altra differenza rispetto ai bar tradizionali è la bottigliera, totalmente no brand: non c’è da stupirsi quindi se le etichette più famose di superalcolici non fanno bella mostra di sé alle spalle dei bartender. Chi è curioso non aspetti un secondo: per godersi l’esperienza da Dirty non servono prenotazioni, ma basta presentarsi alla porta del locale.

Dirty – Viale Regina Giovanna, 14 – Milano

Punch Room, Roma

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Punch Room, The Rome Edition

Ha da poco inaugurato insieme al primo hotel Edition italiano di sempre. Il cocktail bar Punch Room si trova al piano terra del luxury hotel The Rome Edition, nascosto tra rigogliose piante in un foyer dai toni scuri. Varcando la sua soglia gli ospiti sono accolti da un’atmosfera accogliente, tipica dei più blasonati speakeasy, grazie a pareti, pavimenti e soffitti completamente rivestiti in legno di noce. Il bancone accoglie i cocktail lover su poltroncine rosse in velluto, mentre un camino in marmo “Rosso Levanto” fa da sfondo ad ampi divani decorati con soffici coperte. La drink list è un omaggio ai punch, cocktail nati nel diciassettesimo secolo e composti da cinque ingredienti principali, serviti nelle classiche bowl e interpretati nelle loro ricette riprendendo la storia dell’antica Roma. Come per “Il fiore spietato” dedicato all’affinità dei romani con i colorati petali edibili, che danno vita a un punch a base tequila con uva rossa, rosa, violetta, cardo, succo di limone e pompelmo chiarificato. Completano la miscela del tè Oolong e radice di iris.

Punch Room @ The Rome Edition – Salita di S. Nicola da Tolentino, 14, Roma

Seeds Pop-Up, Firenze

Come un piccolo seme che cresce e si sviluppa, portando con sé il verbo della sostenibilità, Seeds è un cocktail bar “nomade” nato dall’idea di Julian Biondi e Anastasia Kovrigina, coppia nel lavoro e nella vita. Non si tratta però di un seme in balìa del vento, bensì di un concept che, spostandosi di città in città, vuole mettere in pratica poche e semplici regole per limitare gli scarti, utilizzare materie prime di stagione e ridurre l’impatto ambientale dei classici cocktail bar. Fino a dicembre 2023 Seeds Pop-Up si trova all’interno dell’Ostello Tasso di Firenze, rientrato in città dopo una parentesi estiva all’Hotel Atlantico di Castiglioncello, in provincia di Livorno. Qui vengono serviti drink realizzati con brand di alcolici che hanno a cuore l’ambiente e con le preparazioni di Fermenthinks, laboratorio fiorentino di cui Biondi è socio. La drink list è accompagnata da una selezione creativa di taco, ricetta internazionale e gluten free che può essere personalizzata con vari ingredienti, tutti rigorosamente stagionali e reperiti entro i confini italiani.

Seeds Pop-Up @ Ostello Tasso – via Villani 15, Firenze