Fanno parte del novel food e li troveremo presto anche sulle nostre tavole. Nel mondo li mangiano già due miliardi di persone

Dal 1 gennaio di quest’anno è entrato in vigore il nuovo regolamento comunitario che semplifica le procedure per ottenere le autorizzazioni necessarie all’allevamento, al commercio e al relativo consumo degli insetti anche in Italia.

Seppur siano infatti mangiati da 2 miliardi di persone nel mondo, in Europa e nel nostro Paese gli insetti sono considerati ‘novel food’, cibi nuovi, come sancisce l’Unione Europea che così ha catalogato tutti quegli alimenti che, prima del maggio 1997, non sono stati consumati in modo significativo in Europa. Ma sull’entomofagia, ossia sulla pratica di mangiare insetti, c’è già un bel fermento anche in Italia. Andiamo a capire di cosa si tratta e perché il consumo degli insetti non è da sottovalutare.

E-commerce. Sono stati due ragazzi veneti ad aprire il primo e-commerce in Europa dedicato al cibo preparato con gli insetti. Si chiamano Lorenzo Pezzato e Davide Rossi, hanno fondato 21bites.com e da un paio di mesi vendono prodotti di qualità realizzati in Francia, Olanda e Inghilterra. Le selezioni sono effettuate sulla base del loro gusto italiano e riguardano prodotti preparati con grilli, cavallette e camole della farina. Nel settore opera anche l’italiana Alma Eureka che commercializza attraverso il Future Food Shop  con cui, oltre a cibo realizzato con insetti (anche per animali), vende alghe e prodotti per vegani.

Entonote. Da più di tre anni Giulia Tacchini e Giulia Maffei lavorano a Milano per diffondere le conoscenze sull’alimentazione a base di insetti abbattendo pregiudizi e timori. Per questo hanno fondato l’Associazione Entonote che organizza tre incontri al mese in cui, attraverso un format divulgativo e giocoso, cercano di far conoscere il mondo degli insetti e l’entomofagia anche ai più scettici. Il percorso di avvicinamento con cui si svolgono le serate riservate ai soci dell’associazione culmina con l’assaggio di alcuni insetti preparati con ricette che cambiano a seconda delle stagioni: dai Salatini di camole della farina ai Crostini mediterranei alla crema di camole o ancora dalla Crema di ceci con locuste croccanti a Spaghetti aglio, olio e bottarga di grillo.

Nuovi libri. Sarà la prima guida scientifica gastronomica agli insetti commestibili quella scritta dall’antropo-degustatore Carlo Spinelli insieme all’entomologo Gianluca Ferretti. Uscirà in libreria in primavera per i tipi di Blu Edizioni e si prospetta come un volume rivoluzionario non solo per l’argomento ma anche per l’impostazione: non si sceglierà infatti dove andare, ma cosa voler mangiare. Accanto a una descrizione tecnico scientifica curata da Ferretti saranno affrontati da Spinelli gli aspetti culturali e gastronomici di ogni insetto come nel caso dei grilli, delle camole del miele o delle messicane chapulines, cavallette ideali da gustare come aperitivo.

Nuove parole. Crickelle è il nome dei cracker di grillo, realizzati dalla torinese Crické, selezionato da Vanity Fair come una delle nuove parole in uso nel 2018. Yuck factor è invece il rifiuto istintivo di mangiare qualcosa per cui proviamo repulsione come può capitare nel caso degli insetti che non appartengono alla nostra cultura alimentare.

Vantaggi. Gli insetti sono sostenibili, perché il loro allevamento richiede un numero di risorse ridotto rispetto a quello utilizzato per animali di grande taglia. Si tratta di un aspetto importante per il benessere del nostro pianeta che va di pari passo con le dichiarazioni della Fao e di altre organizzazioni mondiali. Queste hanno sottolineato la potenziale valenza degli insetti (ricchi di proteine, grassi, ferro, calcio e vitamine) come cibo adatto a combattere la continua crescita demografica e il relativo problema della fame nel modo in modo, appunto, sostenibile.