Temporary, dedicati agli amanti della pasta, ai vegetariani: ecco le nuove aperture da testare durante la settimana del Salone

Una settimana piena, quella del Salone del Mobile di Milano, da affrontare selezionando attentamente i posti dove rifocillarsi, tra un evento e l’altro. Una settimana che la città meneghina è pronta ad affrontare, offrendo a quanti la visitano nuove opzioni per l’ora di pranzo e cena.

Un esempio? Il Santa Virginia, ristorante in zona Brera, nato sulle ceneri di un’istituzione, quella del Timé. Ambiente confortevole, tra scaffali pieni di libri, specchi, divani arricchiti da cuscini, che ricorda un salone casalingo di design, il progetto è nato dalle menti dei fratelli Virginia e Francesco Sciacca. Francesco, passato dalle migliori cucine italiane alla sala del suo nuovo ristorante, immagina il menù insieme allo chef Diego Pecchia, modificandolo ogni mese sulla base della stagionalità dei prodotti. Con una base rassicurante di cucina italiana rivisitata nelle presentazioni e nelle consistenze degli ingredienti, la lista annovera i piatti forti come la classica cotoletta alla milanese realizzata come una mattonella o il polpo arrosto su farinata di ceci, insieme a capesante marinate con pompelmo rosa e millefoglie con nocciole, squacquerone, carciofi saltati e tartufo. In soli due mesi di tempo è già diventato destinazione prediletta dai milanesi a Brera e non, insieme ai giornalisti del Corriere poco distante, che da qui passano per la pausa pranzo. 

Sempre cucina italiana, ma focalizzata su un suo specifico piatto, è invece Mi Scusi aperto da poco più di un mese in zona Porta Romana, grazie agli sforzi degli amici Alberto Cartasegna e Filippo Mottolese. I giovanissimi (classe 1989) laureati in economia, hanno voluto ricreare l’atmosfera di un pranzo puntato sulla pasta fresca. Un prodotto, quello del piatto di pasta, che nel ristorante si produce dall’inizio alla fine, dalla scelta della farina da utilizzare nel pastificio a vista, usando solo prodotti di Altamura, annoverando diversi formati e ripieni, compresa quella integrale e senza glutine( quindi con mais e riso), fino al condimento. Il piatto si compone così a seconda dei gusti dei clienti, come in un fast food all’italiana, scegliendo il formato (spaghetti, tagliatelle e paccheri) così come i sughi (pesto, carbonara, zucca e verza spadellate, cime di rapa acciughe e mollica tostata).

Talmente nuovo da essere temporary è invece il bistrot di Giovanni Cova & Co. L’istituzione milanese, famosa nel mondo per il suo panettone, trasforma così lo spazio in via Cusani in un ristorante, aperto fino alla mezzanotte, solo dal 4 al 9 Aprile. Il menù sarà studiato per l’occasione, inventandosi ogni giorno una proposta diversa, nel nome dall’italianità. Dai paccheri ricotta e spinaci gratinati al pomodoro alla pappa al pomodoro con stracciatella di bufala e basilico, i piatti potranno anche essere consegnati con il servizio delivery. 

Infine, per i vegetariani e vegani, la novità imprescindibile è Soulgreen, in zona Garibaldi: una cucina totalmente plantbased, che annovera smoothies e succhi preparati senza zuccheri o aromi artificiali, agli hambuger (di ceci, fagioli, quinoa e barbabietola), per arrivare ai dolci realizzati senza farine bianche o di grano, come la pannacotta con latte di cocco, agave e frutto della passione, o la cheesecake al limone con vaniglia, noci, mandorle e prugne secche. Priva di sensi di colpa.