Oban Little Bay, il nuovo whisky scozzese

Risalendo il fiordo di Lorne, che si insinua all’interno della costa occidentale scozzese, si giunge alla cittadina di Oban, che in gaelico significa ‘piccola baia’. Un tempo qui c’era solo l’omonima distilleria fondata nel 1794, che ancora oggi è una delle più piccole di Scozia. Produce ormai da anni un whisky rinomato in tutto il mondo, il single malt invecchiato 14 anni, ed è la patria di una new entry molto interessante, l’Oban Little Bay.

È un distillato dal gusto rotondo e fruttato, ricco senza essere troppo complesso e dunque molto più versatile, quando miscelato in un cocktail, rispetto a whisky dalla personalità spigolosa, capaci di accogliere pochissimi accostamenti, se non a volte addirittura nessuno.

Proprio il mondo dei cocktail è al centro dei festeggiamenti per l’arrivo in Italia di Oban Little Bay. Tutto ruota intorno al Backdoor43 (Ripa di Porta Ticinese 43, Milano), originale speakeasy tra i più piccoli al mondo: entri solo su prenotazione, al massimo in quattro persone ma meglio in due, altrimenti stai stretto. È un ambiente raccolto e accogliente, una sorta di tana ricoperta di legno e arredata con decine di oggetti curiosi e, ovviamente, di bottiglie.

Il bartender dietro il (piccolo) bancone è a tua disposizione per un paio d’ore e, pur non avendo approfittato di così tanto tempo, ci siamo fatti preparare e raccontare il Backdoor 38, cioè il trentottesimo cocktail presentato al pubblico dall’apertura del locale.

Backdoor 38
45 ml. Oban Little Bay
20 ml. Vermouth francese
10 ml. Pedro Ximenez
2,5 ml. sciroppo di rosa moscata
1 dash di Assenzio
2 dash di Boker’s bitter

Ricco, equilibrato, complesso, è un cocktail che esalta le note agrumate dell’Oban Little Bay e richiede una degustazione senza fretta, in linea con l’atmosfera del Backdoor43 e dei whisky di malto.