A Torino, nel locale di Nicola Lentini, l’ambiente è newyorkese e il menù è un quotidiano dove scoprire tutte le sfumature della pizza

Nicola Lentini è il deus ex machina di un paio di pizzerie che, a Torino, fanno tendenza. Imprenditore attento al design e alle scelte di immagine dei locali europei e di quelli oltre Oceano, Lentini ha portato nel capoluogo sabaudo una ventata di internazionalità realizzando due pizzerie dove arredamento, colori e superfici strizzano l’occhio ad una proposta di qualità. Il nuovo Lentini’s (via Modena 55) potrebbe essere a tutti gli effetti un locale di Londra o di New York: grandi spazi, piastrelle Anni Cinquanta, luci soffuse, il bianco come colore predominante, il richiamo a quello stile americano rigorosamente Fifties che aleggia nell’aria. Lui, che ha un passato come grossista di frutta, studia e disegna personalmente la realizzazione degli interni dei locali, ma decide e seleziona anche l’offerta della pizzeria. Insieme alla compagna Simona Martone effettua un’attenta ricerca delle materie prime da utilizzare sia per la preparazione delle pizze che per la proposta ristorativa. I grandi numeri dei due locali che superano i 4 mila coperti a settimana non lo spaventano e soprattutto lo incitano a scegliere sempre la qualità. Ecco perché qui il Lentini’s food journal, ossia il Menù, va letto con attenzione per scoprire, pagina dopo pagina, che il pomodoro utilizzato per le pizze è quello biologico di Inserbo di S. Antonio Abate (Na), l’olio extravergine di oliva è di Ranieri e arriva da Imperia, il prosciutto cotto è di Capitelli, l’origano di Pantelleria, la cipolla rossa di Tropea, la burrata pugliese, il pecorino è sardo, le olive sono taggiasche… Insomma, la pizza racconta di un’Italia del gusto e delle sue eccellenze attraverso un impasto di scuola napoletana lievitato 24 ore. Tra le pizze top del locale ci sono la Lentini’s con culatello di Zibello, olive taggiasche e mozzarella di Paestum e la The Queen of Bra con Castelmagno e salsiccia di Bra acquistata direttamente in una macelleria delle Langhe. Il motto del locale è To B-Eat Diffferent e non poteva che essere così.