Riga Black Vodka, il superalcolico principe della Lettonia
Latvijas Balzams

Riga Black Vodka, il superalcolico principe della Lettonia

di Aldo Fresia

Tutto sulla medaglia d’oro alla International Wine & Spirit Competition 2015

Lettonia, terra di foreste e laghi di origine glaciale, di lupi e alci e cicogne bianche, con un tasso di alfabetizzazione altissimo (99,4%) e una delle maggiori percentuali di accesso a Internet in Europa (70% della popolazione). Non da ultimo, è patria della Riga Black Vodka, capace di aggiudicarsi 7 premi internazionali nell’arco di tre anni, dal 2013 al 2015. L’ultimo in ordine di tempo è la medaglia d’oro alla International Wine & Spirit Competition 2015.

Motore del successo è l’azienda Latvijas Balzams, le cui radici affondano fino all’anno 1752, quando Abraham Kunce inventa un distillato alle erbe da utilizzare come medicamento e che successivamente diventerà il Riga Black Balsam, a base di erbe e vodka, uno dei liquori tradizionali più celebri in Lettonia e una delle perle della produzione di Latvijas Balzams.

L’azienda vera e propria nasce nel 1847, per iniziativa di Albert Volfshmitt. Oggi Latvijas Balzams è il maggior produttore di alcolici del Baltico, con ben due distillerie situate a Riga: una dedicata agli alcolici, l’altra al vino frizzante e ai liquori. Due sono anche i prodotti di punta: il Riga Black Balsam cui si accennava un attimo fa, e appunto la Riga Black Vodka, che è la vodka più recente fra quelle create da Latvijas Balzams.

La ricetta è ovviamente segretissima, ma i dettagli divulgati dall’azienda aiutano a inquadrare le ragioni di una pulizia e morbidezza fuori dalla norma. Al centro di tutto ci sono sette successivi filtraggi ai quali viene sottoposta la mistura di alcolico e acqua – quest’ultima purissima, raccolta esclusivamente da pozzi artesiani. Il secondo filtraggio è quello su cui insistono maggiormente i distillatori di Latvijas Balzams: si effettua utilizzando carbone attivo con ioni d’argento. Ma anche gli ultimi due non scherzano, perché lavorano con filtri da 2 e 1 micron.

C’è insomma molta scienza, applicata a una delle tradizioni più rappresentative dell’Eurasia settentrionale, quella appunto della vodka. Ed è scienza utilizzata per un buon fine, perché come recita un proverbio Yiddish, «polvere sei e polvere tornerai, ma tra una polvere e l’altra un buon bicchiere non fa mai male».