Stelle da record: i migliori ristoranti italiani per la Guida Michelin 2023

Stelle da record: i migliori ristoranti italiani per la Guida Michelin 2023

di Penelope Vaglini

Tripletta per I Tenerumi di Vulcano, nuovo record per Enrico Bartolini e un poker di bistellati. La serata di rivelazione delle nuove stelle italiane è ricca di colpi di scena e porta Villa Crespi di Antonino Cannavacciuolo nel gotha dei tristellati.

Serata ricca di emozioni e colpi di scena, la star revelation della Guida Michelin 2023 ha animato ancora una volta la Franciacorta con l’annuncio di 38 nuove stelle. Condotta da Petra Loreggian, affiancata da Marco Do, Direttore della Comunicazione Michelin Italia, la cerimonia si è aperta con un tema sempre più caro agli ispettori. Quello della sostenibilità, che dal 2020 premia con la stella verde gli indirizzi di tutto il mondo che si distinguono per pratiche sostenibili a tavola, come l’impiego di prodotti stagionali, la gestione attenta dell’energia e l’impegno sociale (a oggi 381 in totale).

Per l’edizione 2023 sono diciannove i ristoranti italiani a meritarla, tra i quali spicca il tristellato Piazza Duomo di Alba, guidato da Enrico Crippa. “Nel 2008 è iniziato il nostro percorso a tutto tondo nel mondo vegetale” dichiara lo chef. “Nelle tenute Ceretto abbiamo ritagliato uno spazio di quasi 4 ettari dedicato al ristorante, con una parte dedicata alle erbe spontanee. Oggi abbiamo una serra domotica di 400 mq dove coltiviamo gran parte delle erbe e dei fiori che entrano nella ricetta dell’insalata di Piazza Duomo”.

Antonino Cannavacciuolo e l’emozione della terza stella

Antonino-Cannavacciuolo-Villa-Crespi-3-stelle-Michelin
Antonino Cannavacciuolo

Il colpo di scena della serata è la nomina del dodicesimo ristorante tristellato d’Italia. A conquistare l’ambito titolo è Villa Crespi di Antonino Cannavacciuolo, per l’unione di tecnica, cuore e anima all’interno di ogni ricetta. “I suoi piatti sono creazioni inebrianti dai sapori netti e ben distinti, valorizzati dai percorsi degustazione attraverso i quali si spazia dalla Campania al Piemonte con una disinvoltura che fa apparire semplici le cose più difficili, abilità riservata ai grandi chef” racconta Sergio Lovrinovich, Direttore Guida Michelin Italia.

Emozionato, dopo gli abbracci con i colleghi Niko Romito, Massimo Bottura ed Enrico Bartolini, Cannavacciuolo sale sul palco con la nuova casacca che porta impresse le tre stelle. “Oggi abbiamo dato ancora più forza a oltre vent’anni di lavoro a Villa Crespi. Un progetto che non si ferma, ma che continuerà a crescere grazie al lavoro di tanti ragazzi che vogliono diventare grandi” svela lo chef. “Salire su questo palco è un’emozione unica, è come una benzina per andare avanti”.

Poker di ristoranti due stelle Michelin

Locanda-del-Sant'Uffizio-Enrico-Bartolini
Locanda del Sant’Uffizio

Un poker d’assi con quattro chef under 35 (di cui uno under 30) segna l’ingresso nella Guida Michelin 2023 delle nuove insegne con due stelle. Il primo a salire sul palco è Daniele Lippi di Acquolina a Roma, con la sua cucina mediterranea, seguito da Enoteca La Torre con Domenico Stile, altro indirizzo della Capitale che omaggia la tradizione campana della tavola. Salvatore Iuliano del St. George by Heinz Beck è il terzo a essere annunciato, mentre Locanda Sant’Uffizio Enrico Bartolini premia il lavoro di Gabriele Boffa, langarolo e abile conoscitore della cucina piemontese.

Nuovo record per Enrico Bartolini

Rercord-stelle-Enrico-Bartolini
Enrico Bartolini

A proposito dello chef toscano, Enrico Bartolini continua a espandere la sua costellazione gastronomica con l’appena citata Locanda Sant’Uffizio e la prima stella al Ristorante Anima, condotto dallo Chef Resident Michele Cobuzzi e a Il Fuoco Sacro del Petra Segreta, Relais&Chateaux a San Pantaleo in Sardegna, dove lo Chef Alessandro Menditto affianca lo Chef patron Luigi Bergeretto.

Diventano così 12 i riconoscimenti assegnati agli otto ristoranti che portano la firma di Bartolini, rendendolo il più stellato d’Italia e il secondo del mondo dopo Alain Ducasse, a pari merito con Pierre Gagnaire e Martín Berasategui. Un successo conquistato grazie alle abili doti di leadership e alla capacità di riconoscere e far crescere i giovani talenti della cucina italiana, che gli sono valsi anche il premio speciale di Chef Mentor 2023.

La tripletta de I Tenerumi di Vulcano

Davide-Guidara-I-Tenerumi-1-stella-michelin
Davide Guidara

Grande emozione anche per Davide Guidara, 28 anni e già alla guida de I Tenerumi, ristorante vegetariano all’interno del Therasia Resort Sea & Spa di Vulcano. Oltre a portare a casa la prima stella e una stella verde, è infatti nominato Michelin Young Chef 2023. “Sono molto felice e grato di questo riconoscimento. È una soddisfazione enorme per i sacrifici, l’impegno e la passione che, con i colleghi, abbiamo sempre messo in quello che facciamo” afferma lo chef. “È un traguardo anche per il mondo del vegetale, finalmente protagonista e non più complemento. Come cito nel Manifesto Cook More Plants, non deve essere né un contorno né un sostituto. Mai momento storico come quello che stiamo vivendo, ha reso questo processo più necessario”.

I 33 nuovi ristoranti stellati d’Italia

Paolo-Griffa-stella-michelin-Caffé-nazionale-ICON-Magazine
Paolo Griffa e la brigata di cucina

A seguire, l’atteso annuncio dei 33 nuovi ristoranti che conquistano per la prima volta l’ambita stella Michelin, di cui 7 si trovano in Lombardia, 5 in Toscana e in Sicilia. Di questi, venti sono guidati da chef under 35, sei dei quali under 30: una soddisfazione per la nuova generazione di cuochi italiani.

A Ventimiglia arrivano due riconoscimenti, uno per Casa Buono e l’altro per i Balzi Rossi dove Enrico Marmo reinterpreta la tradizione ligure in chiave contemporanea. Ad Aosta, a pochi mesi dall’apertura di Paolo Griffa al Caffè Nazionale, il giovane talento ex Petit Royal riconquista la stella, mentre sul Lago di Como gioisce Raffaele Lenzi de Il Sereno al Lago. A Milano Andrea Aprea raggiunge la prima stella con il nuovo ristorante inaugurato quest’estate, mentre in Sicilia il Four Seasons di Taormina festeggia il ritorno della stella al Principe Cerami grazie al lavoro dello chef Massimo Mantarro.

L’elenco completo delle nuove stelle

La Guida Michelin 2023 racchiude 385 ristoranti, un record per la penisola, premiata dagli ispettori della rossa. Qui l’elenco dei nuovi ristoranti con una stella.

Maeba, Ariano Irpino

Sensi, Amalfi

Osteria del Viandante, Rubiera

Pulejo, Roma

Sintesi, Arriccia

Balzi Rossi, Ventimiglia

Casa Buono, Ventimiglia

Locanda Tamerici, Ameglia

Andrea Aprea, Milano

Anima, Milano

Bolle, Lallio

Il Sereno al Lago, Torno

Lino, Pavia

Trattoria Contemporanea, Lomazzo

Vitium, Crema

Dalla Gioconda, Gabicce Monte

Il Tiglio, Montemonaco

RistoranTino & C., Suze di Cesana

Il Fuoco Sacro, San Pantaleo

I Tenerumi, Eolia, Isola di Vulcano

Limu, Bagheria

Mec, Palermo

Principe Cerami, Taormina

Campo del Drago, Montalcino

Cannavacciuolo Vineyard, Casanova di Terricciola

Chic Nonna di Vito Mollica, Firenze

Paca, Prato

Terramira, Capolona

La Stüa de Michil, Corvara in Badia

Luisl Stube, Lagundo

Suinsom, Selva di Val Gardena

Paolo Griffa al Caffè Nazionale, Aosta

Famiglia Rana, Oppeano

Le nuove stelle verdi

Piazza Duomo, Alba

Vignamare, Andora

La Tana Gourmet, Asiago

Ahimè, Bologna

Poggio Rosso, Castelnuovo Berardenga

El Molin, Cavalese

La Bandiera, Civitella Casanova

Vite, Coriano

I Tenerumi, Eolie (Vulcano)

Dalla Gioconda, Gabicce Monte

Il Mirto, Ischia

La Peca, Lonigo

Il Cantinone & Sport Hotel Alpina, Madesimo

D.One Restaurant, Montepagano

Contrada Bricconi, Oltressenda Alta

Il Colmetto, Rodengo Saiano

Osteria del Viandante, Rubiera

Lokanda Devetak, Savogna d’Isonzo

Villa Pignano, Volterra