Adèss Pedala, il progetto di Pinky tra biciclette e arte
Foto: Adèss Pedala

Adèss Pedala, il progetto di Pinky tra biciclette e arte

di Digital Team

Tra ciclofficina, laboratorio di idee ed esplorazione artistica, rinascono bici vintage in nuove imprevedibili configurazioni estetiche. Nel segno della sostenibilità e del desiderio di evasione e scoperta

Con i freni a bacchetta, con il telaio a doppia canna, con carter copricatena chiuso… Dagli scantinati impolverati e dai ricordi più dolci tornano le biciclette d’altri tempi, rimesse a nuovo e in strada da Rosangela Rossi, aka Pinky. L’animatrice della vita culturale by night nell’iconico club Plastic di Milano avvia il nuovo progetto Adèss Pedala: sostenibilità, riciclo, creatività e desiderio di evasione e scoperta riportano le bici vintage nella nostra epoca facendone quasi opere d’arte.

Tra ciclofficina, laboratorio di idee ed esplorazione artistica, il progetto Adèss Pedala sarà presentato martedì 11 aprile dalle 19 a mezzanotte in Terrazza Martini a Milano. Oltre a Pinky, ci saranno la scrittrice e stand-up comedian Giada Biaggi e l’artista e maestro di marionette Vlad Scolari.

Adèss Pedala
Foto: Adèss Pedala
Bicicletta rinata by Adèss Pedala

L’intuizione di Pinky ha preso corpo durante il primo lockdown, nell’aprile 2020: quasi per caso si è trovata di fronte alla bici della mamma, abbondonata in un ripostiglio, e, come con una madeleine proustiana, sono riemerse memorie affettive e aneddoti passati. Da lì la molla: quella vecchia Bianchi malmessa era da rigenerare, per farle vivere nuove esperiente e futuri ricordi. L’ha ripulita, ridipinta in viola ciclamino e verde bosco, rimessa in funzione. È stato il primo passo verso quella che oggi è una vera e propria officina attrezzata e curata da Gianni Cattaneo, Daniele Colombo, Corrado Parodi, Ilaria Rossi e Giovanni Torrani.

Nella primavera del 2020 il primo laboratorio è sorto spontaneamente nel cortile di casa di Pinky, in zona piazzale Lodi, con i primi esperimenti amatoriali tra consigli e spunti dei vicini stessi: dopo la Bianchi sono rinate due Grazielle restituite in stile full decoupage con fumetti di Diabolik e Paperino.
Quindi è arrivato il logo di Adèss Pedala disegnato da Nicola Guiducci.
La poetica che diventa Costituzione è rianimare biciclette dando loro una seconda possibilità di circolazione. Riemergono da magazzini, cortili dismessi, depositi di periferia, rimesse di abitazioni illustri, cercate con cura da Pinky, tutte vintage, tutte pronte a rinascere in una nuova imprevedibile configurazione estetica.

Artisti e creativi, amici e conoscenti, sono stati quindi chiamati a fornire le loro interpretazioni del progetto. Si sono accese collaborazioni con Barbara Crimella, Matteo Domenichetti, Duty Gorn, Daniele Innamorato, Antonio Marras, Uros Mihic, Fabio Novembre, Gianluca Quaglia, Arte Vetraia, Max Villani, Corrado Parodi e ancora Nicola Guiducci.
Fino all’incontro con Milovan Farronato, critico e curatore d’arte contemporanea che ha immaginato altre applicazioni più scultoree e concettuali del progetto, coinvolgendo nuovi artisti. Ecco quindi le opere di Thomas Berra, Sergio Breviario, Giulio Delvé e Alek O.
Le bici retrò come nuove ci sono, frizzanti contaminazioni artistiche pure: Adèss Pedala.