Protagonista della guerra Ferrari-Ford negli anni Sessanta, è stata battuta all’asta per una cifra esorbitante

7 milioni di dollari è la cifra sborsata a una recente asta, organizzata da Mecum a Houston, per accaparrarsi un’originale Ford GT40, un mito delle corse nato negli anni Sessanta per affrontare lo strapotere della Ferrari nel Campionato Mondiale Vetture Sport.

Era la primavera del 1963, quando iniziò una guerra di motori tra Henry Ford Jr. e il nostro Enzo Ferrari. Da poco Ford era arrivato a un passo dall’acquistare il marchio italiano, ma il patron del Cavallino si tirò indietro dall’affare all’ultimo momento a causa della “burocrazia soffocante” degli americani. Forse Ford non mandò giù la questione, o forse non riusciva a digerire l’apparente imbattibilità delle auto di Maranello in prestigiose competizioni da una parte e dall’altra dell’Atlantico, come la 24 di Le Mans o il Mondiale Marche: qualsiasi fosse la ragione, decise di creare una vettura capace di tenere testa ai modelli italiani, come le Ferrari 330 P4.

Scomodò quindi Carroll Shelby, fondatore della Shelby American e inventore delle AC Cobra, oltre che vincitore come pilota a Le Mans ’59 con la Aston Martin DBR1. Shelby si mise al lavoro, individuando nei prototipi Lola GT di Eric Broadley la base perfetta da cui partire per sviluppare la nuova arma Ford. Nel team di progettisti c’era anche Roy Lunn, l’uomo che creò il motore della Mustang 1 del 1962.

Dopo pochi mesi, nell’aprile del 1964, la prima Ford GT40 debuttava ufficialmente all’Auto Show di New York. Ma soprattutto, dopo un inizio in sordina a causa di qualche problema strutturale, iniziò a dare davvero del filo da torcere alle Ferrari, a partire dal 1965 in poi, ottenendo importanti risultati fino alla fine degli anni Sessanta.

Il modello battuto a Houston è un prototipo, il che vuol dire che si tratta di una delle primissime GT40 mai costruite: più precisamente è il secondo più antico modello ancora in circolazione, costruito con un particolare telaio alleggerito.