Esteticamente pulita, elettronica all’ennesima potenza, motore dal suono baritonale. Una vera auto da corsa

Questa storia è lunga 5,344 chilometri: tanto misura Motorland Aragon, il magnifico nuovo circuito dove Icon prova tutti e 550 i cavalli della versione Coupé R di Jaguar F-Type 5 litri V8 supercharged. Un circuito da brividi, oltre a due cavatappi e alla complicata curva 9 qui la maggior parte dei rettifili nasconde le curve dietro l’orizzonte in salita o discesa, e un’auto potentissima, equilibrata, brillante e divertente.

Esteticamente colpisce la pulizia formale di linee d’impeto moderno ma che richiamano subito alla memoria le gloriose forme di E-Type: auto simbolo dei Sessanta, la preferita di Diabolik, Brigitte Bardot, Tony Curtis, attori, playboy, milionari. Il richiamo fra le due è schietto: basta guardare il lunotto di F-Type per vederci annegato dentro quello di E-Type, con i bordi smussati e l’andamento verticale della finestra. Senza contare ovviamente il muso lungo, e l’abitacolo appeso al posteriore.

In pista questo bolide moderno dà il meglio di sé: basta avviare il motore con il pulsante lungo la consolle centrale, l’intero abitacolo è disegnato per offrire sponda più al pilota che al passeggero, per godere immediatamente del suono che fugge dagli scarichi. Scarichi rochi, baritonali, eccezionali: tirare le marce equivale a suonare l’inno alla gioia. 

Pronti, via. Il cambio è automatico con otto rapporti, si controlla con la leva e con i paddle al volante, al resto pensa l’elettronica che gestisce per noi questa immane potenza. Qui i rettifili si affrontano, come alcune curve, in pieno: si fila a 250 orari sul rettilineo alle spalle del paddock, si fanno staccate da 180 a 70 all’ora per affrontare il cavatappi in discesa. Destra, sinistra, via in affondo facendo urlare il motore e spingendo subito dopo sui freni carboceramici (optional) per aggrappare l’auto lì dove serve.

Senza incertezze, questa F-Type Coupé si dimostra una vera auto da corsa, docile e gentile nella guida di tutti i giorni, mai troppo arrogante ma con una linea dal carattere marcato. Esattamente com’era la mitica E-Type oltre cinquant’anni fa.

@paolocozzi