Moto Guzzi V9 – La casa di Mandello del Lario ha portato la sua moto custom, nelle versioni Roamer e Bobber, la prima più classica, la seconda più muscolosa e minimalista, entrambe stradali leggere di ispirazione scrambler. Costruita con materiali forti (acciaio e alluminio) e poca plastica, è una scrambler che non nasconde le rinnovate ambizioni della casa dell’aquila e la sua svolta in fatto di design, pur rispettando la storia della casa. A spingere la V9 è un nuovo propulsore bicilindrico da 850 cc, l’abs è di serie e ci sono diverse opzioni di personalizzazione. – (Credits: Moto Guzzi)
Triumph Bonneville Street Twin – Gli inglesi puntano sulla famiglia Bonneville, che conta ben cinque modelli. Si parte dalla piccola Street Twin, dal motore High Torque da 900cc, molto maneggevole in strada e dalla linea pulita e azzeccata. Le altre della gamma sono le più massicce e aggressive T120, T120 Black, Thruxton e Thruxton R, tutte con motore da 1200cc totalmente nuovo. Triumph ha messo a punto degli appositi kit per personalizzare questi modelli. – (Credits: Triumph)
Yamaha MT-10 – Il Diapason mette in bella mostra la maxi naked che arriverà nei concessionari in primavera. Nata sulla base della YZF-R1, ha motore da 4 cilindri, 998 cc e 160 cavalli, controllato da un’elettronica degna di una supersportiva (acceleratore elettronico, tre mappature, controllo di trazione). Il telaio è deltabox, per mantenere l’agilità nonostante la coppia impressionante. – (Credits: Yamaha)
Bmw R nine T Scrambler – BMW spinge sul purismo e presenta una scrambler dal design ridotto all’essenziale. Il motore è un boxer da 1170 cc (110 cv) raffreddato ad aria/olio; la sella è stata ridisegnata rispetto alla R Nine T, per una guida più rilassata; il doppio scarico, i soffietti sulle forcelle anteriori e altri dettagli costituiscono un colpo d’occhio originale e fuori dai canoni anche dal punto di vista cromatico. – (Credits: Bmw)
Ducati Peace Sixty2 – Realizzata dal veronese Mr. Martini, si basa sulla Scrambler di Borgo Panigale, con una chiara connotazione racer. La carena richiama quelle degli anni ’60, con il cupolino in plexiglass che mostra il faro; i mezzi manubri sono un’altra eredità del mondo racing dell’epoca, come la sella monoposto (artigianale) e lo scarico. Le grafiche si ispirano alla pace: il design della moto è nato in seguito agli attentati terroristici di Parigi del novembre 2015, una sorta di omaggio da parte di Martini alla Ville Lumiere, a cui è molto affezionato. – (Credits: Ducati)
Il Motor Bike Expo di Verona si è appena concluso, confermandosi come manifestazione in ascesa, dove le protagoniste sono le moto special. Dal 22 al 24 gennaio nella città veneta si sono concentrate le migliori proposte del momento in fatto di custom , cafe racer e sportive.
Ecco dunque quali sono, secondo noi, i cinque modelli più belli del Motor Bike Expo 2016.