The chrono story

The chrono story

di Paolo De Vecchi

Misurano le più piccole scansioni del tempo con appeal sportivo. I cronografi sono la più gettonata categoria d’orologi e piacciono per il loro surplus tecnico, rappresentato dal dispositivo di conteggio e registrazione, in secondi e minuti, della durata di un evento

MONTBLANC UNA SUPER IDEA

L’esigenza di misurare i tempi di un evento nacque nell’800, in seguito al diffondersi nelle grandi città europee delle discipline sportive. Il primo strumento specializzato in questo senso, inventato da Nicolas Rieussec, fu un apparecchio a rulli, con un pennino fisso che rilasciava inchiostro su due contatori rotanti, uno per i secondi e l’altro per i minuti. Il macchinario annotava letteralmente lo scorrere del tempo e venne denominato cronografo, dal greco chronos (tempo) e gráphein (scrivere). Fu utilizzato per la prima volta nel 1821 all’ippodromo parigino Champs-de-Mars, ottenne un gran successo e da allora venne sempre più perfezionato. Ispirandosi a questa invenzione, Montblanc, marca nota anche per le sue penne stilografiche, ha dedicato a Rieussec un orologio la cui particolarità è data dai contatori del cronografo che ricordano la disposizione dei rulli del dispositivo originario.


MONTBLANC
Star Legacy Nicolas Rieussec, automatico
in acciaio con cronografo, datario e doppio fuso orario, 72
ore di riserva di carica e certificato di precisione, quadrante decorato “Clou de Paris”

ZENITH ALTA PRECISIONE

Viene impreziosito da una bella cassa in oro rosa, dal classico diametro di poco meno di 40 millimetri, il modello che è attualmente il fiore all’occhiello di Zenith. Il movimento adottato è infatti il famoso calibro El Primero, uno dei primi movimenti meccanici con cronografo a carica automatica, messo a punto da Zenith durante gli anni 60, sempre aggiornato e, in questo caso, parzialmente visibile dal quadrante. Ha circa 60 ore d’autonomia di marcia, 36.000 alternanze orarie (una frequenza molto alta che assicura grande precisione) e lettura a 1/10 di secondo


ZENITH
Chronomaster Open, automatico con dispositivo cronografico in parte
visibile dal quadrante, cassa in oro rosa 18 carati e cinturino in pelle

TAG HEUER STILE A TUTTA VELOCITA’

Non solo giallo, ma anche verde e rosso. La nuova collezione di questo modello Tag Heuer, nato negli anni 90, prevede tre versioni, che nei loro cromatismi ricordano una bella tradizione dell’automobilismo sportivo, che ai suoi esordi aveva assegnato a ogni nazione, e alla scuderia che la rappresentava, un determinato colore (all’epoca non c’erano tanti sponsor a tappezzare le carrozzerie). Questa collezione, battezzata Formula 1, è dunque disponibile in tre differenti cromatismi, stesi a tutto campo su bracciale e cinturino. Il giallo è il colore del Belgio, il verde rappresenta l’Inghilterra e il rosso l’Italia (un tempo in pista non solo con la Ferrari, ma anche con Maserati e Alfa Romeo). I modelli sono disponibili da settembre non solo nei negozi specializzati, ma anche sui siti e-commerce della marca.


TAG HEUER
Formula 1, elettronico al quarzo con cronografo e datario, cassa in acciaio e cinturino in caucciù