Marco Prato, blogger dell’autorevole “Il fummelier”, guida a scoprire tutte le sfumature del nuovo sigaro attraverso abbinamenti inconsueti ma d’effetto

Winston Churchill con un sigaro toscano nel 1944 (CPT TANNER – No 2 Army Film and /AFP/Getty Images)
British Prime Minister Sir Winston Churchill, stripped to shirt sleeves and smoking a cigar, watches an assault against enemy positions north of Florence, Italy, from the observation post of a battery of the 66 Lowland Medium Regiment, Royal Artillery, on 20 August 1944. AFP PHOTO/Cpt Tanner, No 2 Army Film and Photographic Unit/IMPERIAL WAR MUSEUMS

(Photo credit should read CPT TANNER – No 2 Army Film and /AFP/Getty Images)

Marco Prato, autorevole autore del blog Il fummelier dedicato al mondo del fumo, raccomanda cinque prodotti che si accostano magicamente al nuovo Toscano Opera, facendone apprezzare, davvero come in un’opera musicale, tutte le sfumature. E anche di più.

Atto I : Toscano Opera e Caffè Grosmi monorigine Sidamo, 100% arabica, aromatizzato con cardamomo e dolcificato con stevia naturale

Che sia mattutino o pomeridiano sarà speziato, e un rito in piena regola. Il tempo di accendersi l’Opera e mettersi al lavoro mentre si aspirano le prime boccate di fumo di un sigaro acceso intero o alla ‘maremmana’ tagliandone un paio di centimetri dalla parte più sottile delle due estremità rastremate, estremità che diventerà più grande e sarà quella da tenere fra le labbra. Un rito, si diceva; già perché in un pentolino metteremo a scaldare acqua nella quale avremo depositato una foglia di Stevia (in mancanza della coltivazione in proprio della piantina, utilizzeremo stevia pronta diluita, ma aggiunta solo alla fine direttamente in tazza) e i semi di un baccello di cardamomo – un baccello a persona – macinato così fine da risultare impalpabile, nonché un cucchiaino abbondante a persona di caffè Grosmi varietà Sidamo (Eritrea-Etiopia). Portiamo ad ebollizione e poco prima che il caffé esca schiumeggiando dal bordo, abbassiamo la fiamma, ripetendo questa operazione di ebollizione e riposo per tre volte. Versiamo il caffé in tazzina e attendiamo che la polvere di caffé si depositi sul fondo, prima di berlo. Sorso dopo sorso, boccata dopo boccata, avremo il tempo ed il gusto di assaporare gli aromi legnosi e di cuoio del sigaro, accompagnati dall’aroma di caffè e dei suoi sentori di gelsomino, tipici del Sidamo. Ci inebrieremo di cardamomo, fresco e tonico e percepiremo il retrogusto di liquirizia caratteristica della Stevia. Fumo, legno, aromi, spezie e profumi in un turbinare di gusti.

Atto II: Toscano Opera e Chinotto Monelli

Fresco e dissetante, abbinamento per chi ama la leggerezza e la freschezza. Come le altre bibite prodotte da questa azienda italiana capitanata da Roberto Chemello e supportata, promossa e diffusa da Andrés Manuel Casalino, le bottiglie sono tutte ‘upside-down’ perché, come spiegano con passione manifesta e giusto orgoglio, rigirare le bottiglie prima di aprirle e vedere al ‘dritto’ le skylines delle etichette, permette il rimescolarsi dei depositi naturali di frutta utilizzati per la loro produzione. Ottimi in cocktail (provate un ‘gin tonic’ o meglio ancora un ‘Kranewit Tonic’ inventato da Roner, fatto con la loro acqua tonica), così come da soli; parere personale, azienda da tenere d’occhio. E mentre scrivo, fumo il mio Opera e mi godo i retrogusti dolci ed amarognoli del chinotto mescolarsi con il ‘sapor di Toscano’ sufficientemente aromatico da farsi sentire senza però ‘spegnere’ il chinotto.

Atto III: Toscano Opera, Confettura Pere&CurryMadras de Le Tamerici e Birra KIKKA al Verdicchio di Jesi, di Moncaro

Manteniamo freschezza ed aromaticità dell’abbinamento. Aggiungiamo dolcezza e speziatura che ci porti in paesi lontani. Potremmo così decidere, prima di sederci a tavola per pranzo, di aprire una bottiglia di birra Kikka al verdicchio di Jesi dell’azienda Moncaro – la stessa dell’ottimo Tordiruta verdicchio passito e fare un piccolo aperitivo con Toscano Opera, pecorino sardo stagionato e confettura pere&curry madras di Le Tamerici. Finito il formaggio, la confettura ed il Toscano Opera, magari ammezzato, proseguiremo pasteggiando a Kikka. È sostanzialmente godereccio questo abbinamento. La bocca viene pulita dalla birra ad alta fermentazione, non filtrata, leggermente torbida e dal colore giallo chiaro: 8% vol che appagano, rinfrescano e magnificamente si sposano con il formaggio stagionato e la dolcezza delle pere e l’esoticità del curry. L’Opera si amalgama, si adatta, si esalta e chiede piccole pause, per gustare a pieno e a bocca libera, di assaporare le tante sfumature di gusto che si alternano e si mescolano. Si fa quasi fatica a mangiare e bere ancora, tanto è piacevole la sensazione. Sarà un aperitivo lungo…Ci aiuta la consapevolezza che dopo aver riassaporato il formaggio addolcito dalla confettura e dalla speziatura del curry, berremo ancora e sentiremo nuovamente gli aromi peculiari di questa birra-vino estremamente piacevole. E poi di nuovo il Toscano Opera… non so se la bottiglia arriverà a conservarsi per il pranzo. Mal che vada, magari in buona compagnia, se ne aprirà un’altra.

Atto IV: Toscano Opera e Liquore francese allo zenzero Domaine de Canton (Rossi&Rossi)

Non meno sfizioso è questo quarto atto dell’Opera. Cosa otteniamo se mescoliamo nelle giuste proporzioni, zenzero fresco del Vietnam, miele, vaniglia, ginseng, acquavite e cognac? Liquore francese allo zenzero Domaine de Canton, importato e distribuito in Italia da Rossi&Rossi di Treviso. Proprietario dei marchi Ron Millonario, Wilson& Morgan e Rum Nation, Fabio Rossi, discendente assieme a suo fratello della dinastia Rossi, si reca personalmente nei paesi di origine e produzione a selezionare i migliori prodotti sul mercato. Fra i tanti di cui si occupa ecco anche Domaine de Canton che produce un liquore di 28% vol deliziosamente fresco ed aromatico e dalla confortante retro-etichetta che dichiara ‘all natural ingredients’. È un abbinamento estremamente equilibrato quello che adottiamo assieme al Toscano Opera. Pure aromaticità a confronto. Qui non serve, per avere una panoramica estesa di profumi ed aromi, aggiungere nulla al sigaro ed al liquore, tanti e vari sono gli ingredienti che compongono questo florilegio di sapori. Il Toscano Opera smorza la naturale dolcezza del miele e della vaniglia presenti nel liquore, donando al palato un’equilibrata sensazione di gusti che non diventa mai stucchevole. Sembra quasi invitare a bere ancora ed ancora senza rischiare una overdose di dolcezza, perché ci pensa lui a pulire il palato. Permette a tutti coloro che amano i gusti dolci, di non restare troppo a lungo con la bocca avviluppata da essa, si compenetrano e si confortano a vicenda.

Atto V: Toscano Opera, Maris Bonajuto e Vodka italiana OdeV di EVO

Chiudiamo in bellezza. Il Gran Finale, prima – si spera – degli applausi. Per i palati che amano i gusti, oltre che particolari, anche decisi. Bonajuto non necessita di tante presentazioni; la più antica cioccolateria siciliana, maestra dell’arte cioccolatiera di Modica e inventrice di un cioccolatino ripieno che amo profondamente e cerco di non far mai mancare nella conduzione delle mie degustazioni. Maris è un gioiellino, è inconsueto, inaspettato e delizioso. Cioccolato 70% ‘salinae’ (ai fiocchi di sale) ripieno di cioccolato bianco, alga nori e bottarga. Si, avete letto bene. Mentre continuiamo a gustare le boccate di fumo sempre più corpose del nostro Toscano Opera, entra sulla scena sorprendendo il pubblico in platea un attore vestito sobriamente, quasi minimale; da fuori è impensabile comprendere la sua anima molteplice. Esplosione di gusti e sensazioni, il cioccolato fondente, il cioccolato bianco, il sale, la bottarga e l’alga nori… indescrivibile, va provato. E va provato senza preconcetti. Mordere il cioccolato e masticarlo per bene, a lungo ed assaporarlo il più possibile. Prime sensazioni dolci e saline, la bottarga che scrocchia fra i denti e dopo… quasi alla fine, l’esplosione marina e affumicata dell’alga. Un gusto che ci accompagnerà a lungo. E il fumo a intervallare queste sensazioni, boccone dopo boccone, boccata dopo boccata. E quando decideremo di bagnare le labbra e la lingua per pulire la pastosità del palato e aggiungere nuove e forti sensazioni, ecco un’altra protagonista. Una vodka particolare, come colui che la produce, Marcello Bruschetti, che assieme ai suoi prodotti Evo ed Evo Fumo (grappe) e a D-Wine (brandy), nati dall’incontro con il mastro distillatore Luciano Brotto, entra di prepotenza nel mercato con questa Vodka ‘vinosa’ OdeV. Si perché se normalmente si distilla vodka da patate o cereali, il duo Bruschetti-Brotto lo ha fatto partendo dal vino. E questa vodka ben si sposa con il gusto affumicato del Toscano e del salino-marino del ripieno del cioccolato Maris. Applausi.