A Leeds con Timberland nella migliore conceria del mondo

A Leeds con Timberland nella migliore conceria del mondo

di Digital Team

Il brand americano lancia una nuova collezione in collaborazione con C.F. Stead, storica conceria di Leeds famosa per produrre la pelle scamosciata migliore al mondo. Abbiamo visitato la sua sede ed è stato come fare un viaggio indietro nel tempo di duecento anni

Dal New England alla “old” England. Timberland, brand americano diventato noto in tutto il mondo quando, nel 1973, ha lanciato il famoso stivaletto da lavoro giallo, pensato per affrontare il clima rigido del New England, ha appena lanciato una nuova collezione realizzata in collaborazione con la storica conceria inglese C.F. Stead di Leeds, famosa per produrre la pelle scamosciata migliore al mondo. 

Per l’occasione siamo stati a Leeds, ed è stato come tornare ai tempi della Rivoluzione Industriale di cui la città inglese fu una delle capitali, come testimoniano i mattoni rossi scuriti dal tempo e le ciminiere delle vecchie fabbriche, che ancora oggi fanno da sfondo al paesaggio urbano. Il più tipico clima britannico, con annessa pioggerellina, completa il quadro quando varchiamo la soglia di pietra scavata da due secoli di viavai operaio della bicentenaria sede della C.F. Stead. 


Nata ufficialmente nel 1823 proprio per produrre ciò che serviva alle allora nuovissime fabbriche: scarpe e guanti e cinture per gli operai, cinghie per i macchinari. Due secoli dopo sembra rimasto quasi tutto come allora, e la vecchia conceria non fa niente per nascondere le sue rughe, anzi, ne è orgogliosa, “come si è sempre fatto è come ancora lo facciamo” è il suo motto «e poi i clienti non vengono mica da noi per trovare uffici raffinati ma perché facciamo la migliore pelle scamosciata al mondo», scherza Andrew Bailey, direttore vendite, mentre in un ufficio diciamo fané ci racconta la storia dell’azienda. 

Una storia che inizia nel 1823, quando di concerie a Leeds ce n’erano 70. La svolta arriva con il signor Charles F. Stead, che acquista la conceria nel 1904, le dà il suo nome e la fa crescere puntando su pellami eleganti. Arriva ad aprire due succursali a Londra e a Parigi prima di morire nel 1929 in un incidente stradale a bordo di un’auto molto bella oggi di proprietà di un collezionista. 


Una bella mano alla conceria, anzi due bei piedi, gliela darà negli anni 50 il Principe Edoardo Duca di Windsor, passato alla storia sia per aver rinunciato al trono pur di stare con la divorziata Wallis Simpson sia per l’eleganza, di cui era magister indiscusso e di cui scriveva le regole. O le abrogava, come successe con quella delle scarpe di camoscio di cui sdogana l’abbinamento con l’abito blu, fino a quel momento considerato un faux pas: «Avrebbe sbagliato se si fosse trattato di un errore», spiegò un suo amico a chi faceva notare il presunto passo falso, «ma lui ne sa più di noi, quindi va bene così». 

Gli anni Sessanta e Settanta non fanno che consolidare la fama della conceria, che oggi può vantarsi di produrre la pelle scamosciata migliore al mondo, grazie all’uso delle antiche tecniche tradizionali, come il ricorso all’anilina pura, andate perdute altrove ma non qui, dove spesso si tramandano di padre in figlio, perché a fare la differenza è l’esperienza maturata nel tempo, l’occhio e il tatto allenati, cose, insomma, che le macchine non possono sostituire. Le macchine, nella vecchia conceria, oggi ovviamente ci sono, e le più all’avanguardia, e il risultato è un mix bilanciato dei due fattori, umano e tecnologico che rende C.F. Stead un unicum. 


Il rapporto con Timberland è iniziato negli anni 90 e ha portato oggi alla realizzazione di questa capsule collection chiamata “Indigo suede icons” che, come suggerisce il nome, reinterpreta i tre modelli più famosi del brand per riproporli in versione scamosciata in un color indaco intenso mai usato prima. C’è ovviamente l’Original Premium Boot di cui sopra, mentre gli altri due sono la scarpa da barca 3-Eye Lug Handsewn, altro classicone, e infine la Euro Hiker. Sono scarpe fatte per invecchiare bene, perché quando si usa una pelle di questa qualità ogni segno del tempo non fa che rendere la scarpa sempre più unica, con una storia che è solo sua. L’edizione speciale include anche le rivisitazioni di due modelli da donna: lo stivale Timberland C.F. Stead Indigo Suede Stone Street 6-Inch e la scarpa da barca Stone Street. Tutti i modelli sono disponibili dal 16 gennaio.