Milano Moda Uomo, dalle passerelle le tendenze per l’Autunno-Inverno 2024/25

Milano Moda Uomo, dalle passerelle le tendenze per l’Autunno-Inverno 2024/25

di Digital Team

Romanticismo, nuovi codici formali e stratificazioni di layer e colore. Ecco le tendenze della moda maschile del prossimo inverno visto sulle passerelle della Milano Moda Uomo

Si è da poco conclusa la settimana della Moda Uomo di Milano, un ricco palinsesto che ha portato nella capitale meneghina 22 sfilate fisiche e 5 sfilate digitali, 32 presentazioni, 7 presentazioni su appuntamento e 8 eventi per un totale di 74 appuntamenti che hanno acceso i riflettori sulle tendenze del prossimo Autunno — Inverno 2024/25. Dalle passerelle è emersa una grande attenzione verso il ritorno del ben vestire, un’eleganza delicata, rilassata, calibrata che riflette anche sulla connessione con la natura e il mondo. Ecco le tendenze più interessanti alla base del guardaroba maschile della prossima stagione fredda. 

New business man, il nuovo punto di vista dell’abito maschile per l’ufficio

Un gioco di contrapposizioni tra ufficio e paesaggio naturali detta il ritmo della collezione Prada Uomo Autunno/Inverno 2024 in cui sfilano abiti precisi, semplici, ma costruiti con attenzione maniacale a linee, impunture, colore. C’è un richiamo all’acqua, le cuffie, c’è un richiamo al businessman che solca a grandi falcate il cemento metropolitano indossando ampi peacoat, camicia e cravatta, trench aderentissimi, pantaloni e giacche in tweed, ampi zaini legati alla vita come a voler correre più velocemente e, a volte, sandali ai piedi. 

Essenziale, ma sofisticato. Il nuovo uomo Gucci disegnato da Sabato De Sarno è un proseguimento dal suo debutto con la collezione femminile. Gli abiti sono lineari, puliti. La giacca doppiopetto senza bottoni ha i revers a contrasto, le cravatte si allungano su bluse morbide, i bomber si arricchiscono in volume e i cappotti di perline e lunghe frange. 

Punto di incontro tra due culture, quella orientale e occidentale. La sartoria che vede protagonista assoluto l’abito formale maschile, è comun denominatore che domina la nuova collezione di Hb Hong, brand cinese che celebra le sue radici con una nuova visione. La collezione racconta di una matura espressione  del concetto di estetica orientale che trova un punto di incontro con l’eleganza italiana portando sotto i riflettori una asimmetrica delle linee, tipica degli abiti orientali, che risulta un impatto visivo di rottura della tradizione. 

L’eleganza British del loden e del kilt

Una vita tra città e campagna, è l’ispirazione della nuova collezione Fendi disegnata dal Direttore Artistico Accessori e Collezioni Uomo, Silvia Venturini Fendi che porta nel guardaroba maschile un’evoluzione della sartoria come insieme di culture e maestria di tecniche artigianali nuove e vecchie, mescolando tradizione e tecnologia. La collezione si arricchisce di lane Casentino e finiture cerate di tessuti pensate per ogni stagione, fino alla liscia mano dei loden. Nella palette invernale composta da testa di moro e granito, terra bruciata, carbone, e verde foresta, si illuminano accenti di blu fiordaliso e blu denim, ciliegia, verde erba, giallo canarino, e grigio nuvola in contrasto o tono su tono. È qui che si inserisce lo spirito del kilt scozzese che permea l’intera collezione, in lunghi shorts plissettati indossati con stivali Wellington in pelle e calzini da trekking, gonne plaid o classici pantaloni rivisti con pieghe lungo la gamba. 

Stratificazione come nuova soluzione e stile

Dall’Oasi Zegna, dove ha inizio il ciclo di vita degli abiti delle collezioni disegnate da Alessandro Sartori, al guardaroba della prossima stagione fredda. Il diktat è rimodellamento della materia e rimaterializzazione delle forme, seguendo un’evoluzione organica che cresce stagione dopo stagione. Protagonista, il cashmere con la sua ampia versatilità che si costruisce mescolandosi alle nuove texture in cappotti dai volumi avvolgenti, piumini con cuciture a ultrasuoni, blazer con doppio collo, anorak senza collo, pantaloni generosi, overshirt e giacche boxy. La tendenza è quella della stratificazione, un sistema fatto di elementi che possono essere combinati in molti modi evidenziata dalla gamma dei colori, che a loro volta non sono monodimensionali, ma una sovrapposizione di tinte: note di bianco, ghiaccio, burro, toni di asfalto, granito, nero opaco, foliage e blu inchiostro e esplosioni di rosa alba sono lavorati in impasti monocromatici o in mix vibranti. 

Segue la tendenza della costruzione e della sovrapposizione il corso di K-Way per cui la parola d’ordine è layering: l’invito è sperimentare con la sovrapposizione di linee, colori e materiali per ottenere look innovativi ma sempre funzionali. La concentrazione è tutta sul colore e sul Le Vrai 3.0  e il Claude declinati in nuove forme avanguardistiche. La zip a tre colori, simbolo di K-Way, sigla cappotti e pantaloni dalle linee allungate, enfatizzate da trapuntature geometriche che si estendono anche agli accessori. Lo Scuba, caldo e flessibile, compone top, gonne e pantaloni che ricordano la sportività di K-Way. I bomber in velluto liscio, unione di seta e viscosa, si alternano a giacche e cappotti dal taglio regolare: la lana fa il suo ritorno, mantenendosi in linea con l’anima outdoor del brand dell’antipioggia per eccellenza. Traspirante e impermeabile, in colori a tinta unita o sfruttando la sobrietà del gessato, arrivando a comporre anche i pantaloni e i bermuda con nervature centrali. 

Il Romanticismo come nuova eleganza

Poetica, elegante, pulita. La nuova collezione disegnata dal duo Dolce&Gabbana che quest’anno soffia su ben 40 candeline porta magistralmente in scena un’epoca shakespeariana fatta di abiti rielaborati in una sartoria dove i diktat sono qualità e bellezza. I tessuti sono preziosi, scivolano sul corpo come nuvole nere, leggere, dai tagli netti. Un manifesto di grandi capacità manifatturiere che vuole arrivare a ridefinire, resettare, il concetto di eleganza, riportandola ad un linguaggio poetico, romantico, da custodire e tramandare alle future generazioni. E così, se da una parte le giacche si accorciano, le camicie in seta si chiudono con nastri e fiocchi, i cappotti e i montoni si allungano, mentre gli smoking diventano protagonisti di una nuova quotidianità

Il romanticismo del mare d’inverno è il tema guida della nuova collezione di Emporio Armani per la prossima stagione fredda. Il mare come punto di partenza e di arrivo, impetuoso, che congiunge continenti e solcato da marinari che popolano le acque indossando l’eleganza di una divisa blu come gli abissi, dalle linee nette e decise, spalle larghe e ben disegnate, morbidi fiochhi che incorniciano il collo di camicie e velluti. Su tutto aleggia una sorta di eleganza portuale, malinconica, poetica, fatta di lunghi cappotti e giacche ristrette, casacche da marinaio e capisala in pelle, peacot blazer dalle nuance monocromo. Si illuminano i ricami metallici su giacca e cappotti che se da una parte rievocano le spille decorative e distintive degli uomini di mare, dall’altra vogliono forse richiamare l’usura dell’acqua salata sulle chiglie delle navi.