Dalla passarella alla strada. Il rendez-vous di Valentino a Parigi

Dalla passarella alla strada. Il rendez-vous di Valentino a Parigi

di Gianluca Cantaro

Pierpaolo Piccioli presenta la sua collezione con un evento inclusivo che dalla passerella arriva in strada

Pierpaolo Piccioli cambia le carte in tavola e decide di presentare la sua collezione prêt-à-porter, Valentino Rendez-Vous con un’esperienza coinvolgente. Quindi non solo addetti ai lavori, ma anche il micromondo intorno alla location, il Carreau du Temple nel Marais a Parigi. Oltre allo spazio interno la Maison ha personalizzato i café intorno alla struttura dove ha invitato gli studenti delle scuole ad assistere all’evento, infatti la sfilata si è svolta sia dentro sia fuori. Poi in 4 boutique della zona ha realizzato un takeover non invasivo e logo driven. ‘Elevastor’ ospita il Valentino concept store con una serie di hoodies limited edition tra cui la felpa ‘(V) Vaccinated’ diventata virale. I proventi netti della vendite andranno all’Unicef per supportare il programma globale Covax. ‘2 Rue du Petit Thouars 75003’, invece, promuove la collaborazione con il podcast musicale e culturale ‘Are We On Air’, oltre a un’installazione con l’iconico Valentino Garavani Roman Stud. ‘Rombaut’ accoglie Valentino Garavani  Open for Change, le sneakers pensate con un take sostenibile e responsabile. Infine ‘Messieurs Dame’ è l’angolo per il beauty con make-up artists a disposizione di chi volesse consigli (su appuntamento fino alla fine della Paris Fashion Week). In tutto questo ci sono anche i vestiti. 

Courtesy of Valentino
Valentino, Paris Fashion Week – Womenswear Spring Summer 2022

L’ossessione di Piccioli per la strada si riflette anche qui, è il luogo dove il sogno dello studio e dell’atelier diventano vita vera. L’activewear diventa prezioso per esaltare le fisicità facendo vedere il corpo attraverso flash di pelle. Il tailoring è inaspettatamente divertente con colori accesi e volumi nuovi come la cappa/cappotto. Anche la couture fa capolino, con il taffetà, ma è maltrattato e declinato in pezzi leisure come anorak, bermuda e camicie. Camicie che sono anche bianche ricamate e intarsiate come fossero hawaiane e portate con i jeans. Completa la proposta ‘Valentino Archive’ dove capi iconici sono stati rifatti e riproposti com’erano in origine: l’abitino bianco e il cappotto maculato di Marisa Berenson oppure i lunghi vestiti fiorati fotografati da Chris Von Wangenheim.