New Classic: l’evoluzione del menswear a Pitti Uomo 103

New Classic: l’evoluzione del menswear a Pitti Uomo 103

di Digital Team

L’abilità sartoriale presentata a Pitti Uomo 103 è guidata da una visione in costante trasformazione. A Firenze tornano protagonisti i grandi classici del guardaroba maschile, dai blazer ai cappotti, dalle camicie alla maglieria, rivisitati nella forma e nella sostanza.

Può ‘il classico’ essere definito innovativo e contemporaneo? Per rispondere a questa domanda basta soffermarsi su alcune delle collezioni per il prossimo Autunno Inverno 2023-24 presentate in questi giorni alla Fortezza da Basso di Firenze in occasione di Pitti Uomo 103. Il punto di partenza sono i codici del classico maschile, che però si rinnovano grazie a dettagli e accostamenti inediti, sperimentando una continua evoluzione. A guidare questa ricerca sono i designer emergenti ma anche i brand storici di abbigliamento sartoriale, che ben conoscono il valore di un capo di qualità senza tempo, e vogliono quindi portarlo nel futuro.

Dai capispalla tecnici ai pantaloni con le pinces, dalla giacca doppiopetto sfoderata al luxury knitwear, si guarda oltre la tradizione, verso il comfort e la leggerezza richieste dai tempi, ma sempre cercando il dettaglio unico, capace di caratterizzare ogni guardaroba. Il sartoriale e lo sportswear si incontrano nell’utilizzo di filati naturali preziosi e tessuti performanti: nascono così blazer monopetto in gabardina con inserti in nylon waterproof, ma anche piumini realizzati con flanelle tipiche del mondo sartoriale. La classica giacca in cashmere dal taglio impeccabile, invece, viene abbinata a felpe oversize, a polo con collo a camicia o a camicie girocollo dal fit asciutto.

Nella maglieria, il minimalismo delle linee e la semplicità delle forme esaltano la tradizionale qualità dei filati dando vita a capi senza tempo, ma non manca la voglia di giocare con nuance a contrasto, disegni color-block e geometrie simmetriche. E ancora pantaloni nelle versioni wide e carrot fit con pinces, e 5 tasche in denim nelle diverse nuance di blu che si abbinano al filo e alle salpe, ai bottoni e ai rivetti. Non mancano poi progetti di moda ecosostenibile, che vedono protagonista il riutilizzo dei tessuti tramite la loro rigenerazione a materia prima, nel pieno rispetto di un’economia circolare e sostenibile.

Da Firenze, ecco l’evoluzione del classico maschile e tutti i must have dell’Autunno-Inverno 23-24, selezionati giorno per giorno.


KNT – I direttori creativi di KNT Walter e Mariano De Matteis fondono i concetti di artigianalità e sportswear creando una collezione in equilibro tra formale e informale. Per esempio la classica giacca in cashmere dal taglio impeccabile viene abbinata a felpe oversize, 
mentre il completo maschile è composto da giacche dalle linee dritte e dagli iconici pantalaccio, ormai capo best seller del brand.


MANUEL RITZ – A contraddistinguere il brand è la combinazione del mondo sartoriale e dello streetwear, che si esprime attraverso l’utilizzo di filati preziosi e tessuti tecnici che si mescolano creando un guardaroba versatile. Così nascono blazer monopetto in gabardina, resi sportivi da inserti in nylon waterproof, ma anche piumini realizzati con flanelle tipiche del mondo sartoriale. Simbolo della nuova collezione, il pattern bandana, nelle fodere che nei dettagli dei capi.


ENTRE AMIS – Per la collezione FW 23-24 Ivan Tafuro, nuovo Direttore Artistico, rivisita il completo maschile, ispirandosi allo stile delle vecchie uniformi da lavoro. Un nuovo concetto di abito, composto da overshirt e pantalone, nelle versioni wide e carrot fit con pinces.


ALESSANDRO GHERARDI – Punto di riferimento della camiceria maschile, Alessandro Gherardi porta a Pitti Uomo 103 una collezione che interpreta le esigenze e la personalità di chi indossa questo capo must have del guardaroba maschile. Ogni camicia è realizzata in Italia con filati preziosi, con particolare attenzione alla ricerca dei dettagli e alla costruzione, in perfetto equilibrio tra tecnologia e artigianalità.


HANDPICKED – Il mondo dei pantaloni, nello specifico dei 5 tasche, rimane la parte dominante della collezione FW23/24 che mescola estetica, stile e sartorialità. Proposti in un’ampia gamma di tessuti in cotone e lana, è nella lavorazione del denim che l’azienda esprime il suo massimo virtuosismo creativo e savoir-faire. Così le diverse nuance di blu si abbinano ai dettagli del capo, dal filo alle salpe, dai bottoni ai rivetti.


BRUNELLO CUCINELLI – Nel nuovo guardaroba di Brunello Cucinelli, i grandi classici sono protagonisti, ma si evolvono grazie a lavorazioni e interpretazioni. Un cappotto sartoriale in cashmere, una speciale maglia fatta ai ferri, un abito in un tessuto prezioso possono giocare con le sovrapposizioni, mentre i pantaloni dai volumi morbidi e gli accessori bilanciano in chiave contemporanea.


ALPHA STUDIO – La celebrazione del colore in ogni sua forma è il fondamento di tutta la nuova collezione di Alpha Studio. Nuance a contrasto e abbinamenti inediti si ritrovano in una capsule di maglie sottoposte a speciali processi di tintura per ottenere effetti degradè. Disegni color-block e geometrie simmetriche animano pezzi versatili da mescolare divertendosi, per uno stile che unisce eleganza quotidiana e comfort.


TOMBOLINI – Per il prossimo inverno, il brand marchigiano Made in Italy unisce tradizione sartoriale e sperimentazione, e porta in primo piano i capi essenziali del guardaroba maschile, ovvero l’abito e la giacca, per rivisitarli concentrandosi su comfort e dinamismo. Dall’unione tra la ricerca e la manifattura sartoriale è nata la linea Zero Gravity, che esalta la leggerezza dei tessuti, un perfetto mix di lane stretch, cashmere, seta e cotoni.


LEBOLE – La collezione Autunno-Inverno 23-24 rivisita i codici del classico maschile, giocando con colori e tessuti allegri e vivaci, pur mantenendo l’intramontabile gusto per l’eleganza. Presente anche la capsule Green Lebole, progetto di moda ecosostenibile che vede protagonista il riutilizzo dei tessuti tramite la loro rigenerazione a materia prima, nel pieno rispetto di un’economia circolare e sostenibile.


ALTEA – L’ultima collezione maschile del brand milanese Altea si ispira allo stile senza tempo del workwear francese ed esalta la ricchezza dei materiali. Ecco giacche da lavoro ispirate al guardaroba di un pittore, caratterizzate da chiusure asimmetriche, mentre i volumi dei capi sono rilassati e i tessuti preziosi, tra cui morbide flanelle di cashmere, stampe giapponesi e velluto a coste tinto in capo.


CRUNA- Il marchio vicentino presenta una collezione casual e contemporanea allo stesso tempo che strizza l’occhio
alle atmosfere 60’s dei Jazz Club e alle note di Miles Davis. I colori pastello sono protagonisti di una palette raffinata che accarezza i toni dell’inverno mentre i tessuti si distinguono per la loro sapiente leggerezza.


CRUCIANI – Il brand presenta a Pitti l’evoluzione del suo lifestyle con la collezione uomo in total look di maglia, in cui i filati naturali e nobili si fondono con volumi contemporanei dal fit confortevole. Protagonisti il cashmere, solo o in mix con la lana, riletto all’insegna del colore per un effetto irriverente e sofisticato e la lavorazione jacquard, che sperimenta nuove tecniche.