In conversazione con Lorenzo e Leonardo Tano

In conversazione con Lorenzo e Leonardo Tano

di Giuditta Avellina

I figli di Rocco Siffredi e Rozsa Tassi, Lorenzo e Leonardo Tano, interpretano per Icon i capi della collezione disegnata dal pornodivo più famoso al mondo in collaborazione con Dsquared2, e tra una foto e l’altra ci raccontano com’è la loro vita con un padre così

Ma che idea” di Pino D’Angiò è la colonna sonora che anima questo shooting, ambientato in una cameretta zeppa di iconici sex symbol, dai Duran Duran a Madonna. I figli di Rocco Siffredi e Rozsa Tassi, Lorenzo e Leonardo Tano, indossano i capi ready-to-wear e gli accessori della Rocco Siffredi X Dsquared2 Capsule Collection nati dalla collaborazione tra il pornodivo per eccellenza e il brand dei due gemelli Dean e Dan Caten. Un cartello “parental advisory” campeggia su una parete della stanza, perfetto per provare a capire cosa significhi essere figli dell’attore di film hard più conosciuto al mondo. Per spiegarlo, i due fratelli si sono calati nei suoi panni. Anzi, nel suo underwear. 

Com’è stare nei panni di papà?

(Leo) Divertente. Ho amato questa capsule, così ironica, e il mood anni Novanta dello shooting. Pur non avendo vissuto quell’epoca, papà ci ha molto trasmesso l’amore per quel periodo, in cui per lui era un continuo stare in equilibrio tra fama e famiglia.

Che ricordi avete di quegli anni?

(Leo) Bellissimi. Papà ci riprendeva sempre. In un video stavo imparando ad andare in moto e papà urlava ‘vai, senza paura’. Siamo cresciuti spericolati e impavidi. Insieme ma, da buoni fratelli, facendoci i dispetti tra una partita con i videogiochi di Formula Uno e i go-kart.  

(Lo) Io ero il più grande, ma lui sempre il più competitivo. Da piccoli ci punzecchiavamo, la lontananza ha migliorato il rapporto. Siamo come papà: un po’ lupi solitari.


Leonardo Tano: Baseball Cap, boxer in cotone, tutto Rocco Siffredi X Dsquared2 Collection; Lorenzo Tano: Baseball cap, T-shirt in cotone, boxer in cotone, shorts in denim, tutto Rocco Siffedi x Dsquared2 Capsule Collection

Due carriere diverse, le vostre.

(Leo) Io ho ereditato la passione per l’atletica da mamma. Crescendo ho ottenuto buoni risultati, puntavo alle Olimpiadi. Poi un infortunio, ad agosto, mi ha costretto a uno stop. Ma sto lavorando per riprendermi bene. Avrò più tempo per la moda, anche per questo vivo a Milano da un anno. 

(Lo) Io invece preferisco star dietro la camera. Ho provato a fare il modello per due settimane, ma non era la mia strada. Preferisco lo sport – ho fatto otto anni di karate – e sono appassionato di tecnologie. Amo anche le moto, la velocità. Oggi faccio la spola tra Budapest e l’Italia: oltre a lavorare con papà nella casa di produzione cinematografica, ho partecipato a Ballando con le stelle e sono sempre un po’ una trottola. 

Sono apprensivi i vostri genitori?
(Leo) Mamma è la peggiore, chiama sempre e se non rispondi per un giorno allerta la polizia (ride).

(Lo) Papà ci stressa meno, per fortuna. 

E voi, vi immaginate genitori?

(Leo) Non per il momento

(Lo) Sì, m’immagino padre, a mio figlio trasmetterò i valori ereditati da papà: amore per la famiglia, disciplina, libertà, impegno. 

Avete mai pensato di intraprendere la sua carriera?

(Leo) Per un periodo erano circolate voci sul fatto che io volessi seguire le sue orme, ci trovavano simili. Ma non ho mai pensato di intraprendere la sua carriera, per due motivi. C’è stato un momento, quando per la prima volta aveva deciso di smettere, in cui papà aveva provato ad allontanarci da quel mondo. Forse perché aveva dei dubbi su sé stesso e voleva tutelare anche noi. Ma poi pensa avere papà come regista e io come attore!».

Il porno è ancora un tabù?

(Lo) Spesso sì. Però anche una capsule come questa può far andare oltre le apparenze. Anche una t-shirt può incentivare un dialogo più aperto genitori –figli su educazione sessuale e sentimentale. E riportare il porno a quell’immaginario autentico degli anni ’80 e ’90 più che alla visione odierna di catena di montaggio senz’anima.


Lorenzo Tano, t-shirt in cotone, slip in cotone Rocco Siffredi x Dsquared2 Capsule Collection, pantaloni in denim Dsquared2; Leonardo Tano, gilet in denim, slip in cotone, tutto Rocco Siffredi X Dsquared2 Collection

Voi cosa ricordate di quel mondo?

. Incrociavamo i colleghi e amici di papà e suscitavamo la curiosità dei nostri coetanei. Ma l’abbiamo sempre visto come il suo lavoro, nulla di più.

Chi è la vostra icona?

(Lo) Papà, un uomo forte ma anche estremamente sensibile ed intelligente. Lo ammiro per quello strenuo lavoro che lo ha reso il numero uno in un mestiere niente affatto facile: ci ha messo testa, corpo e cuore.

(Leo) Anche per me le icone sono papà e Mike Tyson. Entrambi affrontano crisi e risalite come fanno i veri campioni: con quel mix di sana cattiveria ed emotività che li fa ancora picchiare duro.

Nella foto di apertura total look Rocco Siffredi X Dsquared2 Capsule Collection
Foto: Giampaolo Sgura
Fashion editor: Edoardo Caniglia
Grooming: Kiril Vasilev at Green Apple 
Styling assistant: Valentina Volpe