L’adulto bambino di Prada

L’adulto bambino di Prada

di Gianluca Cantaro

Le stanze sovradimensionate della location raccontano contrasti tra completi doppiopetto, look di pelle e memorie infantili

L’adulto bambino di Prada cammina per le stanze di una casa sovradimensionata che enfatizza il suo lato infantile e contrasta con l’apparenza adulta. Per la collezione primavera estate 2023 Miuccia Prada e Raf Simons mettono in scena una recita  lavorando sui conflitti psicologici dell’uomo e usano la sottrazione estetica per raggiungere l’essenzialità con un risultato che, al contrario, è frutto di una complessità di pensiero. 

Il guardaroba è semplice fatto di completi, soprabiti, maglioni, camicie, denim e pelle, che elaborati in leggerezza acquisiscono significato attraverso le contrapposizioni. Gli abiti scuri mono e doppio petto, leggerissimi, e gli ensemble di pelle nera fatti di tank top e shorts, che richiamano i lederhosen, sono l’archetipo dell’età adulta che contrasta con giacchine e trench leggerissimi in gingham colorati, memorie dei i grembiuli d’infanzia. A parte qualche paio di sneakers le uniche calzature sono i tronchetti western con la punta esageratamente all’insù che aggiungono grinta al look che ha già proporzioni irregolari: i sopra sono morbidi quasi oversize, pantaloni, invece, sono corti fin sopra la caviglia. Il segno di Miuccia Prada è molto forte, ma è sporcato dall’attitude underground di Raf Simons in un equilibrio perfetto fra prodotto puro e visione fashion.