La semplicità apparente di Fendi

La semplicità apparente di Fendi

di Gianluca Cantaro

Per la prossima primavera-estate 2023 la maison romana presenta una collezione essenziale, ma che cela lavorazioni complesse

Per questa collezione mi ha ispirato il desiderio di semplicità e di vita normale’, spiega Silvia Venturini Fendi nel backstage prima dello show che ha presentano la  prossima primavera-estate 2023. Leggo e percepisco di una forte volontà di pensare più a se stessi, alla qualità della vita, a viaggiare per scoprire cosa offra il mondo fuori dalla finestra, soprattutto tra i  più giovani’. Così ha lavorato sulla sottrazione estetica, lasciando l’essenziale solo all’apparenza. 

Il grande savoir faire della maison romana permette di sperimentare tecniche che rendono i capi molto più complessi di quanto appaiano. La camicia, per esempio, è di grande ispirazione, nella versione classica (sia semplice sia decorata con ricami vagamente hippy) ‘ho pensato di sostituirla alla giacca o alla t-shirt’, spiega, ma anche come punto di partenza per trench e blouson allungandosi e strutturandosi. Il denim ha un ruolo importante, ma non sempre come ce lo si aspetta: alla vera tela jeans si alternano stampe su cotone tanto verosimili da non notare la differenza, ma al tatto è molto più leggero. Fendi vuol dire alto artigianato, ma anche moderna tecnologia. Un esempio è rappresentato dalle lavorazioni a ultrasuoni che applicate all’abbigliamento permettono di ottenere risultati inaspettati: consistono in una sorta di termosaldatura (sulla quale poi disegnano anche le cuciture) che dona anche consistenza ai tessuti più leggeri, come succedeva con l’amidatura.