Louis Vuitton in versione corale

Louis Vuitton in versione corale

di Gianluca Cantaro

La collezione per il prossimo autunno-inverno è realizzata a più mani e si esprime su diversi layer, dal video agli abiti

Un collettivo formato da Colm Dillane mastermind del brand americano Kidsuper che ha ispirato il team creativo interno, i registi Michel e Olivier Gondry, lo stylist Ibraham Kamara, la direttrice creativa ucraina Lina Kutsovskaya ha dato vita alla collezione corale per l’autunno-inverno 2023/24 di Louis Vuitton. L’imprinting giocoso dato da Virgil Abloh è ormai stato assimilato ed è diventato il nuovo Dna della linea maschile della Maison francese. Lo show è iniziato con uno short film dei due registi intitolato ‘Growing up’, che parla di crescita che si rispecchia anche nel setting fatto di stanze che raccontano le varie fasi della vita di un uomo. 

La sfilata è stata accompagnata dalla performance live della giovane superstar spagnola Rosalía. Lo spettacolo è stato sicuramente entusiasmante grazie all’energia dell’artista, ma gli abiti hanno raccontato ognuno una propria storia perdendo la forza del totale, con l’accento su un tailoring rilassato impregnato di sportswear. In un’era fatta di immagini che scorrono sui dispositivi mobili la narrativa rischia di cedere il passo a emozioni che si accendono e spengono a seconda della successione di visuals nello scroll dei social media. Questa sfilata ha forse lavorato in questo senso, visioni individuali per una storia di insieme. Ma forse in una conversazione con troppe voci non perfettamente sincronizzate si perde il filo del discorso.