Pal Zileri, in formale smagliante

Pal Zileri, in formale smagliante

di Paolo Lavezzari

L’eleganza maschile oggi secondo Pal Zileri: funzionale, confortevole, adattabile. Dopo anni di T-shirt e felpe è un “ritorno” che fa piacere

A fine anno, la domanda «Come è andato questo 2023? Previsioni rispettate?». Ammettiamolo, è magari poco originale, ma d’obbligo: «Molto bene», replica senza alcun dubbio Leo Scordo, dal 2021 Brand Ceo di Pal Zileri, dopo essere stato direttore del marchio. «Anzi», incalza, «meglio del previsto, in quanto siamo cresciuti a doppia cifra rispetto alla crescita già registrata nel 2022».  Dedicata, da 40 e passa anni, al prêt-à-porter maschile di lusso, l’azienda vicentina si è guadagnata una rispettabilità nel settore che, per la sua attenzione alla tradizione sartoriale italiana, le ha permesso di avere importanti conferme non solo in Italia, ma sui ben più complessi e combattuti mercati internazionali. Così, tra i programmi per il 2024, tutto sommato inevitabili, se non scontati – «Continuare a crescere e a migliorare l’offerta di prodotto con collezioni che, oltre a essere belle, mantengano il giusto rapporto qualità/prezzo» – c’è una forte attenzione all’oltreoceano: «Un mercato importante per noi è quello statunitense», spiega Scordo. «Di recente vi abbiamo siglato un accordo con la nuova agenzia, Icot Agency, che contiamo ci aiuterà a posizionare al meglio il brand sul mercato». 


Parlando di andare oltre i confini, un bel passaporto appare essere la collezione A/I ’23, battezzata Universal Explorer, che già nel nome dice di evasione, di superare i confini del mondo che conosciamo, per immaginare qualcosa “oltre”, che sia uno sguardo comunque ottimista e curioso sull’universo fisico, quanto sul futuro che, nei fatti, è già ora. Come dev’essere l’abbigliamento migliore per questo “viaggio” (che è anche un po’ dentro di noi) Pal Zileri ce l’ha chiaro: funzionale, confortevole, adattabile. Caratteristiche che sono poi insite nell’idea di eleganza dell’azienda che con il formale (si passi il gioco di parole) ci va a nozze. A proposito, come vedete il suo attuale “ritorno”? «Per noi è una grande opportunità, siamo nati negli anni 80 proprio con il formale, e poi diciamolo: dopo anni di felpe e T-shirt fa piacere rivedere gli uomini ritrovare la propria eleganza». Ma è “formale formale”, oppure…? «È reinterpretato, però con un touch moderno». Esempio? «La nostra iconica giacca Tiepolo, con silhouette anni 90 rivista in chiave contemporanea».