Lil Nas X, la star del rap che sfida il machismo
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Lil Nas X, la star del rap che sfida il machismo

di Digital Team

Altro che meteora! Superata anche la sfida del primo tour, il principe dell’hip-hop dichiaratamente gay combatte l’omofobia a suon di testi sessualmente espliciti, look scintillanti, video provocatori e successi su successi

Sull’onda di vigorosi twerking, crop-top e pantaloni attillati luccicanti, pole dance e baci appassionati con ballerini sexy a torso nudo, Lil Nas X dopo gli States ha conquistato l’Europa nella sua prima tournée, trasportando i fan nel suo lussurioso pianeta rosa. E ora l’ultimo principe dell’hip-hop punta l’Australia: archiviato il Long Live Montero Tour gloriosamente queer in stile David LaChapelle, iniziato a Detroit e chiusosi a Barcellona, il 4 gennaio 2023 si esibirà in un concerto esclusivo a Sydney, per inaugurare il nuovo anno in una celebrazione della libertà sessuale e dell’essere spudoratamente se stessi. Anche l’ultima frontiera dell’arena è stata conquistata dalla super star sopravvissuta alla fama improvvisa.
Primo rapper nero dichiaratamente gay ad aver agguantato la vetta delle classifiche statunitensi, Lil Nas X è il volto del cambiamento.

Lil Nas X
Photo by Emma McIntyre/Getty Images for Lil Nas X
Lil Nas X sul palco dello YouTube Theatre a Inglewood, California, 19 ottobre 2022

Dai social alle vette delle classifiche Usa

“Voglio qualcuno che mi ami” (“I want someone who love me”) canta Lil Nas X nel brano Thats What I Want. E anche se lui vorrebbe soprattutto “un ragazzo afro, nero con i denti d’oro” (“an afro, black boy with the gold teeth”), di certo ha tanti che lo amano. Uno stuolo di ammiratori che include 45 milioni di follower tra TikTok, Instagram e Facebook.
Proprio dai social è partita la folgorante ascesa del ragazzo di Atlanta. Nel 2019 esplodeva, con gli scettici a interrogarsi se si trattasse di una semplice meteora. Oggi di Lil Nas X ha messo via svariati dischi di platino, è una mannaia rap queer contro i pregiudizi ed è anche ispiratore di tendenze, scelto come ambasciatore della bellezza firmata Yves Saint Laurent e testimonial di Coach nella New York Fashion Week.

Per Lil Nas X tutto è iniziato come devoto fan della rapper Nicki Minaj, a cui ha dedicato l’account Twitter “Nas”. Da qui il “Nas” del suo nome d’arte (all’anagrafe risponde a Montero Lamar Hill), mentre “Lil” è l’appellativo comune per i rapper e “X” il numero romano 10, la quantità di tempo che Montero si concedeva per raggiungere lo status di star. Ha bruciato i tempi.

Lil Nas X
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Lil Nas X al Met Gala 2021 al Metropolitan Museum of Art, 13 settembre 2021, New York

Anche grazie all’esperienza maturata sui social, è riuscito a far diventare virale su TikTok la sua prima canzone Old Town Road pubblicata online a fine 2018, un crossover country-rap diventato successo travolgente, con rimandi alla cultura rurale black e ai cowboy neri. È entrato in tre classifiche di Billboard: Hot 100, Hot R&B/Hip-Hop Songs e Hot Country Songs. Il remix del brano realizzato con la star country degli anni ‘90 Billy Ray Cyrus è rimasto in cima alla classifica Hot 100 per 19 settimane. E dopo il coming out Lil Nas X è diventato il rapper che sovverte le regole e combatte l’omofobia. Contro le ipocrisie dell’industria musicale che, a suo dire, vuole addomesticare l’orientamento sessuale queer, bonificando esplicitazioni disturbanti per il pubblico.

Lil Nas X e la libertà di essere se stessi

“Ho stabilito dei confini per me stesso, è ora di oltrepassare il limite” (“I set boundaries for myself, it’s time to cross the line’) canta in C7osure (You Like). È il momento della verità: il 30 giugno 2019, alla fine del mese del Gay Pride, Lil Nas X confessa la sua omosessualità. Il testo della canzone il suo messaggio in codice.
In un ambiente musicale come quello rap, tradizionalmente machista e omofobo, con modalità e look quasi da gangster, Lil Nas X è una svolta. Di fronte ai successivi attacchi di alcuni colleghi a suon di insulti? Acceleratore ancor più pigiato sulla sua vorace brama di affermazione per zittire tutti.

Nas sapeva di essere gay da quando aveva 5 anni ma, spaventato dal bullismo subito da chi esce allo scoperto, cresciuto da un padre cantante gospel che lo faceva frequentare la chiesa, aveva deciso di rimanere nascosto. Il coming out? «Sentivo che era una specie di mio dovere», ha detto in un’intervista. «Soprattutto se volevo andare avanti».

Lil Nas X
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Lil Nas X sul palco dell’Austin City Limits Music Festival ad Austin, in Texas, 15 ottobre 2022

Dopo la rivelazione il suo desiderio omosessuale si è caricato di audacia, la creatività si è liberata da freni. Ecco che nei video e nei concerti, con fisico scolpito e mise sfacciate, si dà a coreografie impressionanti e spiritose; in Montero (Call Me By Your Name), title track dell’album di debutto in studio, canta sinuosamente testi omosessuali sessualmente espliciti e, in un tripudio di citazioni mitologiche e richiami biblici, nel videoclip dal suo Eden rosa salta su un palo da spogliarellista verso l’Ade per spezzare il collo ai pregiudizi tossici e insediarsi come nuovo re degli inferi. Non prima di fare una lap dance a Satana.
Nei look è colorato, dorato, elettrico, giocoso, provocatorio, futuristico. Un trionfo queer. E di riconoscimenti. Due Grammy e tre MTV Video Music Awards in bacheca. E mentre quella “X” del suo nome d’arte oggi fa sorridere, è diventato un simbolo di libertà di espressione del sé, senza paura.

«Mi sento come se stessi aprendo le porte a più persone. Che si sentano più a loro agio a uscire allo scoperto. Soprattutto nella comunità hip-hop».

Nel mirino, per chi voglia ascoltarlo dal vivo in Europa, il Mad Cool Festival 2023 di Madrid: tra Lizzo, The 1975 e molti altri, Lil Nas X ci sarà, nella sua affermazione di se stesso energica e ispiratrice.