The Falcon and The Winter Soldier: ecco i “nuovi” eroi su piattaforma
Courtesy of Chuck Zlotnick. ©Marvel Studios 2020.

The Falcon and The Winter Soldier: ecco i “nuovi” eroi su piattaforma

di Andrea Giordano

Dal cinema alla serie-evento spin-off, “The Falcon and The Winter Soldier” (dal 19 marzo in onda su Disney+), l’Universo Marvel ci riconsegna due dei suoi protagonisti, qui rinterpretati dagli epici Anthony Mackie e Sebastian Stan.

Dopo il successo stratificato di WandaVision, la prima serie spin-off proveniente dall’universo Marvel Studios, arriva ora di seconda sfida live action, sempre in onda su Disney+, The Falcon and The Winter Soldier, provando ad esplorare una “nuova” coppia di personaggi, in realtà, però, ampiamente noti al pubblico di appassionati del genere. Si tratta di Sam Wilson, alias The Falcon (interpretato da Anthony Mackie) e Bucky Barnes, ovvero The Winter Soldier, sempre impersonato da Sebastian Stan, che tornano dunque dopo la reunion finale di Avengers: Endgame dei fratelli Russo (nel quale il primo ereditò lo scudo da Capitan America) per immergersi “da collaboratori” in un’avventura globale, mettendo alla prova le loro abilità. Amici, nemici, complici, costretti dalle avversità a mettere insieme le proprie forze, in sei episodi ricchi d’azione, diretti da Kari Skogland, dove nel cast ritroviamo pure Daniel Brühl, nel ruolo del villain Baron Zemo. Eroi contro la crisi, contro quella minaccia pronta a riemergere, e per questo in cerca di rinnovata ispirazione, rivendicando però al mondo un messaggio “i simboli sono vuoti senza le persone che danno loro un significato”.

Courtesy of Chuck Zlotnick. ©Marvel Studios 2020
Anthony Mackie

Alla ricerca della propria identità, proprio come Anthony Mackie, classe 1978, nato a New Orleans, diventato in pochi anni uno dei volti del cinema maggiormente ricercati e a cui affidarsi. Dall’esordio – debutto in 8Mile, al fianco di Eminem, diretto da grandi come Jonathan Demme (The Manchurian Candidate), Spike Lee o Clint Easwood (in Million Dollary Baby), Mackie è riuscito a esplodere in The Hurt Locker, nei panni del sergente artificiere, accanto a Jeremy Renner, al fronte nella guerra in Iraq. Una pellicola-gioiella diretta, raccontata, da Kathryn Bigelow, premiata poi con sei Oscar. Il resto è storia, impersonando Tupac Shakur nel biopic sul rapper Notorius B.I.G., facendo l’ingresso nel Marvel Universe (da Captain America: The Winter Soldier ad oggi), in attesa di vederlo nel prossimo La donna alla finestra di Joe Wright. «Stan Lee ha fatto evolvere il personaggio, la cultura afroamericana, prima nel fumetto, dando il via a tutto, e così nel cinema, ora lo vediamo crescere, prendere coscienza, anche in un prodotto seriale, ci racconta. Insegna qualcosa: non dobbiamo aver paura di migliorare e correggerci, dobbiamo solo cogliere le occasioni, senza perdere troppo tempo

Courtesy of Chuck Zlotnick. ©Marvel Studios 2020.

Occasioni per nulla sfuggite anche per Sebastian Stan, emerso nella serie-evento Gossip Girl, passato al grande schermo, diretto altresì da Jonathan Demme (Rachel sta per sposarsi), Darren Aronofsky (Il cigno nero), mettendosi in mostra in film come Tonya o La truffa dei Logan, fino appunto all’approdo nelle atmosfere Marvel. «Imparo sempre qualcosa su me stesso, e oramai sono dieci anni che conosco il mio personaggio – ci svela. In termini di esperienza ho avuto la possibilità di capire cosa sarei potuto diventare come attore, quali erano i limiti da pormi, e provare ad oltrepassarli. Nonostante fare spettacolo, divertire, anche con ironia, sia alla base della serie, qui parliamo anche di accettazione, del passato, nel presente, in cui confrontarsi attraverso ideali e principi, diventa oltremodo lo specchio per conoscersi, affrontando temi seri, come la sindrome da PTSD, stress post traumatico, legata a chi torna a casa. Uomini, soldati, eroi, uniti alla fine da un codice, da una forma di rispetto reciproco»