Sono molti gli eventi, le cose da fare e vedere nella città californiana: mostre (come quella di Magritte), party, nuovi locali, zone emergenti

San Francisco sta diventando sempre più glamour, pur mantenendo il primato di capitale della cultura della costa ovest. Lo dimostrano i numerosi eventi e manifestazioni, di musica, arte, high tech e design, che hanno luogo sia in centro che in tutta la Bay Area, la zona, molto vasta, della baia circostante. Tra questi, da non perdere la grande mostra dedicata a René Magritte (fino al 28 ottobre) al SF MOMA, con una zona interattiva. Di recente, San Francisco ha fatto anche da sfondo a una delle più belle feste del momento, quella annuale e internazionale di Cartier, a margine di un grande evento di tre giorni, per la nuova campagna che vede Jake Gyllenhaal protagonista di un corto girato da Seb Edwards. Siamo andati alla caccia di tutti i posti, e le idee nuove, da non perdere o prediletti da star e uomini d’affari.

Al Pier 48, in una zona di locali emergenti, spesso si tengono i party. Come quello di Cartier, Bold and Fearless:  una grande serata di star, concerti e installazioni artistiche con presenti lo stesso Gyllenhaal, Sofia Coppola, Idris Elba, Chloë Sevigny, Liev Schreiber, Dave Franco, Freida Pinto, Sienna Miller, Jeremy Renner, Jason Momoa e Lisa Bonet, le modelle Sofia Boutella e Winnie Harlow, con la musica dei Phoenix (il cui leader Thomas Mars è sposato con Sofia Coppola) e di Jamie XX. Il capannone di questo molo industriale, prediletto per eventi, è stato totalmente trasformato nel Cartier Social Lab, con stanze per conferenze, mentre il retro è divenuto uno spazio cavernoso per fare festa, con giochi di luci e installazioni artistiche. “L’orologio che abbiamo celebrato è stato creato nel 1904, per il noto aviatore brasiliano Alberto Santos-Dumont, di modo che potesse vedere il tempo, mentre volava… Quindi ha una storia avventurosa e appassionante e anche a me piace molto viaggiare, quindi mi sono trovato da subito coinvolto. Quando abbiamo discusso con Seb su come realizzare questo video tutto ha cominciato a evolvere intorno a un’idea astratta ispirata a Federico Fellini’, ha detto Jake Gyllenhaal, che in Italia ha in uscita il 4 luglio il film Stronger, da lui pure prodotto, e poi Wildlife, scritto e diretto da Paul Dano, e dai lui interpretato e prodotto (con la sua compagnia Nine Stories Productions).

Gyllenhaal ha amici a San Francisco e vi viene, quindi, abbastanza spesso. Qui in passato hai girato il thriller Zodiac, basato sui libri di Robert Graysmith. Quando è a San Francisco, all’attore piace andare, oltre al SF MOMA, anche al Ferry Plaza Farmers Market presso il Ferry Building, un mercato esclusivo con ristoranti, caffè e rivendite gastronomiche organic e dove si trova il ristorante The Slanted Door, ideale per pranzo. Oppure per un brunch domenicale frequenta il Foreign Cinema, dove si proiettano costantemente film alle pareti, nel quartiere di Mission, famoso per i suoi numerosi e colorati graffiti. Mentre per cena, sempre in zona, va da Locanda, un’osteria e bar su Valencia Street, una via emergente con diverse gallerie d’arte, oppure da Cala, un messicano da grande chef, o al contemporaneo Zuni Cafè, entrambi nel quartiere alla moda di Hayes Valley, dove si trovano diversi negozi di design e oggettistica interessante.

Cartier di recente ha aperto una nuova boutique, con un concetto di design avvenieristico e contemporaneo, spostandosi dalla location precedente di Post Street al 199 Grant Ave., vicino agli eleganti negozi di altri brand europei come Dolce & Gabbana e Fendi. A contraddistingure la biutique e è l’elegante murale in gesso a bassorilievo, con la pantera iconica di Cartier lungo il ponte Golden Gate Bridge, mentre nella sala d’attesa si sorseggia champagne. “Come parte della comunità di San Francisco da 34 anni, abbiamo investito, perché crediamo in questa città vibrante, come un importante, sofisticato e innovativo mercato”, ha detto Mercedes Abramo, presidente e amministratore delegato di Cartier.

Tra gli eventi da non perdere in città ci sono anche la mostra The Train (fino al 10 giugno), sempre al SF MOMA, dedicata a Robert F. Kennedy, quella di Julian Schnabel, con nuove opere create per l’occasione oltre alla serie dedicata a Jane Birkin, al Legion of Honor (fino al 5 agosto). Un’altra mostra da vedere è Cult of the Machine al De Young Museum. E’ consigliabile poi gironzolare per il Fort Mason Center for Arts & Culture (FMCAC), dove si scoprono diverse gallerie con mostre interessanti, o trascorere le serate all’Off The Grid (ogni venerdì dalle 17 alle 22 fino al 26 ottobre), con cibo da strada da gourmet, venduto dai furgoni, e musica.

Tra i posti nuovi che meritano una visita c’è il bar Seven Stills on Nob Hill, che si distingue per il suo noto mixologist locale Kyle Campbell, ed è in collaborazione con la distilleria e birreria locale, Seven Stills Brewery & Distillery, così creativa da aver creato addirittura una birra ispirata a Magritte, in occasione della grande mostra. “Cerchiamo di offrire cocktail stagionali o originali con i nostri whiskey, la vodka, l’alcool, ma anche alcune delle nostre migliori birre, oltre una selezione di vini locali”, spiega Kyle. “Seven Stills è stato fondato da Tim Obert e Clint Potter che hanno deciso di provare a distillare alcune delle loro birre. Dopo diversi tentativi, e addirittura errori, hanno sviluppato il loro whiskey d’eccellenza: Chocasmoke, fatto con farina d’avena al cioccolato e talmente originale da far guadagnare loro due medaglie d’oro alla World Spirits Competition nel primo anno di produzione. Questo nuovo bar che abbiamo appena aperto vuole inoltre abbinare la gastronomia ai drink e al whiskey e diventare un punto di riferimento per la scena alla moda di San Francisco, oltre che per gli ospiti dell’hotel, creativi high tech e tanti uomini d’affari e imprenditori. Alcuni abbinamenti? Un Gin Sidecar con il salmone alla griglia. Un Whipsour, a base di whiskey e limone, con il pollo al limone “Meyer Lemon Chicken”. Il mio cocktail preferito, il Fanciulli, con whiskey, vermouth dolce e Fernet branca, ideale con la carne, o consiglio di certo di provare la Wagyu and Whiskey, eccellente bistecca servita con lo whisky” suggerisce Kyle. Nel menù un piatto davvero originale è l’Impossibile Burger, un hamburger saporito come la carne grigliata ma totalmente vegan. Il bar Seven Stills on Nob Hill è dentro lo Stanford Court Hotel, che è stato completamente rinnovato, con mostre di arte interattiva negli spazi aperti al pubblico, murales e un interior design eclettico e contemporaneo, con la moquette che riproduce immagini di San Francisco, e con riferimenti alle bande rock iconiche della città. Una curiosità è che sul soffitto del bar c’é un murale della macchina guidata da Steve McQueen nel mitico film poliziesco „Bullitt“ (1968) per le strade di San Francisco (la Ford ha deciso di festeggiare quest’anno il cinquantesimo anniversario della pellicola con un nuovo modello, una serie speciale, di Ford Mustang Bullitt, che con i motori emula i suoni degli anni ‘60).

Richmond è tra i quartieri più interessanti ed emergenti del momento che si trova presso una spiaggia bellissima. A consigliare i posti da scoprire è David Ernst, fondatore di United.vote, una nuova piattaforma tecnologica che si basa sulla democrazia liquida e mira a cambiare il modo tradizionale di fare politica, per renderla più etica: una sorta di “Uber politico” che sta dando vita a un nuovo movimento, non solo in California, ma in tutto il Paese. “Vivo a Richmond, vicino al Seal Rock Inn, dove i Beats, come Jack Kerouac e Hunter S. Thompson amavano trascorrere del tempo o anche hanno vissuto per un periodo. Con il mio team lavoro qui nel mio appartamento e mi piace pensare che un giorno ci chiameranno magari i “Liquids”, per aver creato un  sistema democratico migliore, capace di combattere la corruzione in politica ed essere più accessibile a tutti. Amo il mio quartiere, è molto vivace, pieno di piccoli caffè, boutique indie, molti ristoranti di tutte le nazionalità, tra cui alcuni dei posti migliori per il Dim Sum… Anche se il mio posto preferito per questo genere è Yank Sing, a Downtown, e nella zona prediligo invece il ristorante cinese Shanghai Dumpling King. Suggerisco anche di avventurarsi lungo Clement Street, Geary Boulevard e Balboa Street” consiglia Ernst. “A pochi isolati da casa mia, con vista sulla spettacolare spiaggia di Ocean Beach, c’è la storica Cliff House, dove andava anche Marilyn Monroe (che sposò Joe DiMaggio al City Hall di San Francisco il 14 gennaio 1954, n.d.r.), oltre a  Bing Crosby e diversi presidenti americani (Rutherford B. Hayes, Benjamin Harrison, William McKinley, Teddy Roosevelt, William Howard Taft e pare anche JFK, n.d.r.) e alcune delle famiglie più importanti di San Francisco come gli Hearst, gli Stanford e i Crocker, che guidavano le loro carrozze alla spiaggia per corse di cavalli o per divertirsi. Tutta l’area intorno alla Cliff House fa perfino da sfondo ai libri di Jack London La peste scarlatta e Il bruto delle caverne”, precisa. “Altri luoghi che amo a San Francisco sono Land’s End, il parco Golden Gate Park, l’area naturalistica di Marin Headlands, The Palace of Fine Arts, mentre il mio bar preferito è Local Edition, a Downtown, che è una lounge sotterranea con, come tema, quotidiani vintage degli anni 50 e 60 e che ha squisiti cocktails”, aggiunge.

Per chi è appassionato dei Beats da non mancare è anche un giro per North Beach e una visita alla storica libreria City Lights Bookstore, dove qualche volta si incontra ancora adesso l’anziano proprietario, editore e poeta beat Lawrence Ferlinghetti. Di fronte c’è il Vesuvio Cafè, con alle pareti immagini di Kerouac, Ginsberg e dello stesso Ferlinghetti. I Beats finivano spesso ubriachi a tirare ‘le ore piccole’ nella Jack Kerouac Alley, una stretta via attigua ora piena di graffiti, mentre la loro storia è raccontata al Beat Museum, a 540 Broadway.