Dal 1946, Cinelli è sinonimo di innovazione nella due ruote. Tecnologica e non solo. Un libro ne ripercorre la storia

Unico brand di biciclette italiano ad aver vinto il Compasso d’Oro e una trentina di medaglie in varie Olimpiadi e campionati del mondo su pista, Cinelli racconta oltre sessantacinque anni di design ciclistico. Era il 1946, infatti, quando il ciclista su strada Cino Cinelli incominciava a produrre telai per bici (tra l’altro, oggi molto apprezzati dal “popolo delle fixed”, ovvero chi si customizza da solo le biciclette a scatto fisso). Sue importanti intuizioni: le prime selle da competizione in plastica, il primo manubrio in alluminio, il primo pedale a sgancio rapido, i primi cinghietti fermapiede. Nel 1978, Antonio Colombo diventa presidente e proprietario di Cinelli e Columbus, e la tecnologia si unisce all’arte e al design. Il libro Cinelli. Arte e design della bicicletta (Rizzoli New York), curato da Lodovico Pignatti Morano, con contributi di Antonio Colombo, i campioni Felice Gimondi e Gilberto Simoni, gli artisti Benny Gold e Barry McGee e lo stilista appassionato di ciclismo Sir Paul Smith, ne ripercorre la storia.

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