Scomparso sabato, la famiglia ha scelto di comunicarlo oggi tramite l’AFP. Se ne va il couturier amato da dive e principesse. Aveva 91 anni.

Si è spento serenamente nel sonno, nel suo castello alle porte di Parigi, all’età di 91 anni.

A comunicarlo, due giorni dopo è stato il compagno Philippe Venet. Scompare così Hubert de Givenchy, una leggenda della moda francese e mondiale, fondatore dell’omonima maison, da lui creata quando aveva solo 27 anni.

Nato marchese, faceva parte di quella ondata di couturier che nel dopoguerra avevano riacceso il desiderio femminile per l’abbigliamento. Suoi colleghi e pari, solo di qualche anno più grandi, erano Cristobal Balenciaga e Christian Dior, con i quali ridefinì l’eleganza parigina. Inizi da Elsa Schiaparelli, considerata la rivale di Coco Chanel, la sua prima collezione la dedicò a Bettina Graziani, sua musa e mannequin, creando in suo onore la Blusa Bettina. Fu però il rapporto con un’altra donna, quello che sancì la sua fama.

Non di una donna qualsiasi si parla, ma di un’altra icona assoluta dell’eleganza, Audrey Hepburn. Un’amicizia, la loro, nata sul set di Sabrina, dopo la quale Hubert immaginerà per lei un guardaroba privato e uno cinematografico, il cui più famoso esempio rimane il tubino nero di Colazione da Tiffany.

Diverso da Dior nel suo desiderio di voler le donne libere da tessuti fascianti e vitini strizzati, tra le sue creazioni passate alla storia il Balloon coat, un cappotto bombato, e il vestito baby doll. Creazioni nelle quali si sentiva a suo agio non solo la Hepburn, ma anche una lunga lista di donne straordinarie, da Jackie Kennedy a Greta Garbo e Grace Kelly, passando per Maria Callas e Lauren Bacall. 

Una linea di menswear lanciata nel 1969, il suo ritiro dalle passerelle è del 1995, quando lascia alla guida del marchio John Galliano, dopo che la maison era stata acquistata nel 1988 dal conglomerato del lusso LVMH. Il marchio, guidato oggi da Claire Waight Keller, ha confermato la notizia attraverso il suo profilo Instagram, definendolo un ‘gentiluomo che per più di 50 anni ha simboleggiato l’eleganza parigina’.

Un uomo che, oggi, scompare, con la stessa sottile e discreta eleganza.