Ruote motrici

Ruote motrici

Tra moto e moda, per un lifestyle che lega velocità e movimento. Raffaello Napoleone, ad di Pitti, racconta l’edizione 84. Si parte!

Non c’è niente di più iconicamente maschile di una moto. Denim macchiati d’olio, giacche di pelle, marmitte luccicanti, tessuti high tech e rombo di motori che fendono l’aria. È questo il tema guida dell’84° edizione di Pitti Immagine Uomo che si svolgerà nella consueta location fiorentina, la Fortezza da Basso, dal 18 al 21 giugno. Vroom Pitti Vroom è un percorso che si snoderà in undici tappe: Pitti W, Pitti Uomo, Make, I Play, Urban Panorama, My Factory, Futuro Maschile, Touch!, l’Altro Uomo, New Beat(s) e Fashion at work. «È un appuntamento ormai irrinunciabile», esordisce Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti. «Ci sarà una galleria del vento en plein air, una mostra-installazione dedicata alle iconiche biker jackets, una riders station, un lungo drago di selle».

Tema due ruote, quindi. Moda e motori percorrono la stessa strada?
«Ciò che lega l’uomo alla moto è prima di tutto l’idea di libertà. Un lifestyle che mette in primo piano la cultura del viaggio, il movimento, l’evoluzione e soprattutto la velocità, metafora che unisce le due ruote alla moda maschile. Se ne vedranno molte all’interno della Fortezza: vintage, di lusso, pezzi unici e da collezione. Ferme, da ammirare e fotografare, ma anche in movimento che si faranno strada attraverso i padiglioni».

Un programma importante quello di questa edizione. Chi sono gli ospiti che incontreremo e quali gli eventi da segnare in agenda?
«La lista è lunga. A partire dai guest designer, Damir Doma a Pitti W 12 e Kolor per il menswear, il progetto Pitti Italics che vede quest’anno protagonisti Edgardo Osorio (Aquazzura), Massimo Giorgetti (MSGM) e Stella Jean, la quinta edizione del concorso per giovani talenti “Who’s on Next? Uomo”, ritroveremo nomi italiani che hanno dato il via alla propria carriera proprio a Firenze come Andrea Pompilio e altri che all’estero sono già super quotati come Angelo Galasso».

Pitti è un evento sempre più internazionale e per l’84° è la Turchia la Guest Nation.
«Quello con la Turchia è un legame storico e importante. È un paese dove il tessile si sta sviluppando molto grazie anche ai progetti dei giovani. Da qualche anno Pitti rende omaggio a innovazione e creatività. All’interno della Fortezza sarà installata una location ad hoc in cui sfileranno le collezioni di sette designer turchi» 

Quali sono gli ingredienti che hanno portato la manifestazione al  successo?
«Prima di tutto va ricordato che la moda italiana con le sue prime sfilate nasce a Firenze, una città che per vocazione rappresenta la nostra cultura artistica. Un altro punto di forza è la location. La Fortezza da Basso è un luogo straordinario in grado di mettere in scena al meglio la moda italiana, che accoglie dal piccolo artigiano al grande brand internazionale quotato in borsa, dove lo scouting, la ricerca della novità e delle nuove proposte, diventa protagonista».

Testo Annalisa Testa