Pantaloni a gamba larga, giacche come kimono, camicie stampate: torna lo stile del Duca Bianco, celebrato da un libro e una mostra, The Rise of David Bowie

Era il 1972, e David Bowie si presentava al mondo come Ziggy Stardust, l’alieno arrivato da lontano, con il suo album The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars. Il primo personaggio tra i tanti, di quelli interpretati dal Duca Bianco nel corso della sua lunghissima carriera, la cui immagine, tutta glitter, mascara e androginia (circa 40 anni prima della tendenza genderless ora imperante sulle passerelle), fu immortalata dall’inglese Mick Rock, il suo fotografo ufficiale nell’annata d’oro 1972-73.

Una serie di scatti passati alla storia, insieme ad immagini mai viste, che ora Taschen pubblica nel libro The Rise of David Bowie. 1972-73 e mette in mostra nella sua Taschen Gallery a Los Angeles (9 Settembre – 11 Ottobre). Il volume è disponibile inoltre in una edizione a tiratura limitata (1972 copie) co-firmate da Bowie e da Rock.

Un mito, David Bowie, che non smette mai di fare tendenza, nella musica come nella moda. Per quest’inverno, infatti, le tendenze riportano in auge un classico dell’armadio della rockstar inglese, lo zoot suit, il completo formale da uomo ispirato agli anni quaranta, amatissimo dal cantante. Registrate le tendenze odierne, i pantaloni a gamba larga con le pinces si portano con un blazer morbido, abbottonato come un kimono. Abbandonati gli esperimenti creativi, le camicie sono stampate, ma senza eccessi, e in nuance tenui. Al posto delle cravatte regimental e delle bretelle, meglio un classico foulard in seta da appoggiare al collo. Le scarpe infine si scelgono monkstrap, in pelle, discrete ma con personalità, da indossare con nonchalance in ufficio e all’ora dell’aperitivo. 

(guarda anche: David Bowie, l’inglese meglio vestito di sempre)