Storia della cravatta: le origini di un accessorio senza tempo
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Storia della cravatta: le origini di un accessorio senza tempo

di Valeria Ricca

Dai primi usi durante i rituali funebri dell’Antico Egitto al suo successo alla corte di Francia: ecco qualche curiosità sulla cravatta.

È da sempre il simbolo dell’eleganza maschile, un vero e proprio emblema di stile e raffinatezza: tra gli accessori must del guardaroba di lui la cravatta è senza dubbio uno dei più amati in assoluto.

Lontani i tempi in cui la si vedeva addosso a business man dallo stile rigoroso e la si indossava esclusivamente nelle occasioni formali, oggi la cravatta viene scelta sia nel quotidiano che nel tempo libero e viene sfoggiata con nonchalance anche con i look più casual.

Reinventata in mille versioni diverse dai vari fashion brand, la cravatta è una vera icona di stile e, nonostante le sue origini risalgano a molto lontano, è un accessorio sempre moderno capace di conquistare anche i più giovani. Rispercorriamo insieme la storia della cravatta.

Le origini della cravatta

Le origini della cravatta
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Qualcuno forse neanche lo sospetta eppure le prime cravatte esistevano già ai tempi degli antichi Egizi quando, durante i riti funebri, piccoli lembi di stoffa colorata venivano annodati al collo dei defunti.

Agli inizi del Seicento sono stati i militari croati a contribuire alla sua diffusione, ma ci ha pensato poi Re Luigi XIV a sancire definitivamente la nascita di questo accessorio.

A quanto pare infatti, durante la guerra dei 30 anni, i foulard portati al collo dalle truppe croate non sono passati inosservati dai soldati dell’esercito francese che sono rimasti talmente affascinati da questo particolare accessorio da volerlo introdurre anche nel loro paese.

E ci ha pensato poi il Re Sole a decretare il grande successo della cravatta, istituendo persino una nuova professione, quella del “cravattaio” che aveva il compito di annodare in modo impeccabile la cravatta del sovrano.

Ma questa non è l’unica curiosità che riguarda questo accessorio così iconico.

Qualche altra curiosità sulla cravatta

Cravatte colorate
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Dopo aver conquistato la corte di Francia, la cravatta è sbarcata anche in Inghilterra dove, nel 1880, ha rubato il cuore anche a un gruppo di studenti di Oxford che hanno iniziato ad annodarla intorno ai loro cappelli di paglia facendola diventare il loro segno di riconoscimento.

Nel corso degli anni è stata persino al centro di diverse opere d’arte, come ad esempio il “Ritratto di donna con cravatta nera” di Modigliani; e resa famosa anche da alcuni personaggi iconici del mondo del cinema, dai Blues Brothers a Christian Grey, che l’hanno fatta diventare un vero cult.

Accessorio da legare in mille modi diversi, la cravatta è stata persino oggetto di studio di un noto matematico svedese, Mikael Vejdemo-Johansson, che si è applicato a lungo e grazie a dei complessi modelli matematici ha sperimentato oltre 200.000 modi per annodarla.

E c’è addirittura chi ha pensato di rendere omaggio a questo accessorio must del guardaroba maschile con una giornata ad hoc, il “Cravatta Day”. L’idea è del Parlamento croato che quasi 20 anni fa, dopo aver ammirato l’enorme cravatta lunga 800 metri, avvolta intorno all’arena romana di Pola dall’Accademia Cravatica per celebrare l’identità nazionale, ha deciso di istituire questa giornata speciale, che si festeggia ogni 18 ottobre. 

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