TALENT SCOUT. Alla ricerca delle eccellenze del made in Italy. L’idea di produrre biciclette di design assemblando pezzi unici si rivela vincente. Anche all’estero

Ultracicli (www.ultracicli.com) nasce come piano B. Il piano A, per Marco Martelli, era una brillante carriera nella comunicazione. Diventato direttore creativo di un’importante agenzia di eventi, credeva di aver raggiunto l’obiettivo. Ma l’agenzia due anni fa ha chiuso e Marco ha dovuto pensare a un’alternativa. «L’idea di fare bici mi ronzava nella mente da tempo. Ne ho parlato con il mio amico Marco Donati e in breve siamo passati dalla teoria alla pratica».

Donati è architetto e non aveva bisogno del piano B, ma aveva voglia di un hobby di lusso. «Così, con l’ambizione di fare eslusivamente bici di design, nel giugno 2011 abbiamo aperto un temporary store a Pietrasanta, in Toscana, per testare le nostre creazioni», continua Martelli. Ed è stato subito un successo. Per diversi motivi. Innanzitutto la location perfetta: Pietrasanta è un luogo ad altissima concentrazione di artisti (Botero ha casa qui). È un punto di riferimento per i grandi collezionisti ed è culturalmente stimolante. L’idea del temporary store poi è stata vincente. «Lo abbiamo costruito riprendendo un progetto presentato al Salone del mobile di Milano e lo abbiamo installato nel cortile cinquecentesco di un noto negozio di abbigliamento da uomo.  In cinque mesi ci hanno fatto visita migliaia di persone. Tra queste, Tyler Brûlé, direttore di Monocle, che ha creato nel nostro temporary un pop up con gli articoli a marchio Monocle: la sua festa d’inaugurazione è stata per noi una vetrina internazionale».  Le  biciclette fatte a mano, assemblate con pezzi selezionati, sono modelli unici.  A Milano, Martelli e Donati hanno aperto uno spazio espositivo in piazza Risorgimento: nel frattempo, sono nate partnership con brand come Paul Smith (anche lui ha casa a Pietrasanta) e il marchio del comune di Milano, per il quale hanno realizzato modelli esclusivi.

Testo: Carla Brazzoli