L’enfant prodige del cinema francese Xavier Dolan, ma anche il regista inglese Kean Loach, e l’attore feticcio di Truffaut, Jean-Pierre Léaud: ecco chi sono gli uomini vincitori dell’ultima edizione di Cannes

Tra conferme e sorprese, anche quest’anno si abbassano i riflettori su Cannes: la manifestazione cinematografica francese ha infatti sancito i suoi vincitori ieri sera.

Ad essere premiato con la Palma d’Oro per la seconda volta nella sua carriera (la prima era stata con Il vento che accarezza l’erba, di esattamente 10 anni fa) è stato il regista inglese Kean Loach. Fedele da sempre alla sua missione di mettere in luce le condizioni dei meno fortunati e delle classi operaie, l’ottantenne ha guadagnato il palco in smoking, ritirando il premio per il suo I, Daniel Blake, lungometraggio sui cortocircuiti del welfare inglese. Un’occasione per scagliarsi contro le politiche neoliberali e ricordare che ‘un altro mondo è possibile e necessario’.

Meno politico, più di tendenza, come il suo smoking blu slim-fit con cravatta ton sur ton, Xavier Dolan, il 27enne canadese vero e proprio enfant prodige del cinema francese, che si è aggiudicato, pur tra le critiche, il Grand Prix per il suo film Juste la fin du Monde, ripreso da una piéce teatrale di Jean-Luc Lagarce, che ha nel cast tutta la nuova generazione di attori francesi di culto, da Lea Seydoux al Premio Oscar Marion Cotillard passando per Gaspard Ulliel

Della vecchia guardia è invece il miglior testimone Jean-Pierre Lèaud. L’attore, vero esperimento cinematografico di Truffaut, che l’ha voluto protagonista dei suoi film sin dall’infanzia, quando è stato protagonista del suo capolavoro I 400 colpi, lasciando che il pubblico lo vedesse crescere e trasformarsi in uomo per molte delle sue pellicole successive, ha ritirato la Palma d’Onore in smoking, papillon e con sciarpa in seta attorno al collo, come si concede ad un attore del suo peso cinematografico. 

Ed infine, il premio come miglior attore lo ha ottenuto l’iraniano Shahab Hosseini per la sua interpretazione di The Salesman di Asghar Farhadi. Uno degli attori più conosciuti e stimati del panorama iraniano, è l’inteprete preferito proprio da Farhadi che l’ha già voluto nei suoi precedenti film, come in A Separation, premio Oscar del 2011. Con la classica accoppiata smoking nero e cravatta, ha dedicato il premio al suo popolo.