Per gli amanti del design e dell’arte, le destinazioni più ricercate dell’isola delle Baleari

Non solo movida e vita notturna. Il turismo a Maiorca è
sempre più raffinato e non mancano le destinazioni per chi ama il design, l’eleganza
e la ricercatezza. Ecco cinque indirizzi affascinanti e ricchi di storia da non
perdere sull’isola.

Patron Lunares
Un’ex società di mutuo soccorso nel quartiere di pescatori
di Santa Catalina, a Palma di Maiorca, trasformata in un ristorante. Il nome
del locale, Patrón Lunares, è un omaggio ad un uomo realmente vissuto che è
stato non solo uno dei migliori capitani del suo tempo ma anche esempio di
consapevolezza sociale e collaborazione tra colleghi. Ai suoi valori si
ispirano i ritratti sulle pareti del ristorante, una sorta di legame tra
presente e passato. Anche l’arredamento si ispira al passato nautico e alla
tradizione maiorchina, con oggetti fatti a mano e altri donati dai pescatori andati
in pensione. 

Cap Rocat
Un’antica fortezza militare nella zona più appartata
della baia di Palma trasformata in un hotel di lusso. È il Cap Rocat, che ha
conservato la sua unicità architettonica e l’ambiente naturale pur avendo
completamente tramutato la sua funzione. Include 24 stanze, giardino, campo da
tennis, libreria e una terrazza panoramica per ammirare la baia. Lo cucina è
guidata dallo chef Victor Garcia.

Es Baluard
Per gli amanti dell’arte a Maiorca si trova uno dei più
importanti musei spagnoli, Es Baluard. Inaugurato nel 2004, conserva una
collezione di circa 500 opere d’arte moderna e contemporanea, oltre a mostre
temporanee. Si trova lungo il perimetro del bastione di Sant Pere, le mura
rinascimentali che circondavano la città di Palma fino all’inizio del XX
secolo. Il nuovo edificio è stato disegnato dagli architetti Lluís García-Ruiz,
Jaume García-Ruiz, Vicente Tomás e Angel Sánchez Cantalejo in armonia con le
strutture preesistenti.

Galeria Horrach Moya
Sadrassana
Sempre rimanendo in ambito artistico, la galleria privata
più interessante di Maiorca è la Galeria Horrach Moya. È dotata di tre sedi, di
cui una si trova in un maniero maiorchino del XIX secolo. Qui si incontrano
contemporaneità e tradizione tra installazioni di artisti come Joana Vasconcelos
e Sylvie Fleury. Oltre agli spazi espositivi, all’interno del castello c’è
anche un ristorante e un cocktail bar chiamato Sadrassana con piatti
tradizionali rivisitati dagli chef Tito Verger e Nacho Felice.

Port Adriano
Invece, per gli amanti del design contemporaneo c’è Port
Adriano, il porto per gli yacht disegnato da Philippe Starck. Una struttura
lineare, pulita, su due livelli, di cui il designer francese ha detto in
un’intervista a Wallpaper: ‘È quasi invisibile. L’architettura esiste solo
al secondo sguardo, quando arrivi non ti accorgi di niente e dopo un po’ inizi a
vedere’. I dettagli includono lampioni disegnati come lampade da terra.
‘Cerco di disegnare prodotti che non siano obsoleti tra 20 anni’, ha
detto. ‘Siamo bloccati in una società ‘kleenex’ e il solo modo di uscirne
è creare design senza tempo’.